Limite a 30 km/h, dal 16 gennaio partono le multe: cittadini furiosi e preoccupati 

Pronti? Multe, via! Dal 16 gennaio la polizia di Bologna potrà cominciare a elargire multe chi non rispetta i nuovi limiti di velocità fissati a 30 km/h su quasi tutte le strade cittadine. Restano a 50 km/h alcune strade come i viali, escluso quello di fronte la stazione, ed altre strade come, ad esempio, via Stalingrado. Per il resto è già vigore il limite dei 30 chilometri orari. E vale per tutti. I 30 km/h diventeranno dal 16 gennaio così la normalità nelle strade bolognesi. Chi ha già provato a guidare in macchina rispettando il limite è già furioso. Non per la voglia di correre. È praticamente difficile mantenere l’auto a quella velocità. Sarà forse un modo dell’amministrazione comunale per non far prendere più la macchina ai bolognesi e poi gongolarsi che l’aria è più pulita? Sarà un modo del Comune per fare cassa? Può darsi. Non lo possiamo sapere. Quello che possiamo sapere è che tanti, ma proprio tanti bolognesi non sono assolutamente in accordo con queste limitazioni. «Per noi sarà impossibile lavorare», dice preoccupato un tassista di Bologna. «Lavoro ad Anzola Emilia e per andarci uso la macchina da Bologna, impiegherò il doppio del tempo per arrivarci. A piedi non posso andarci. Il mio tempo chi me lo paga? Il sindaco?»., commenta invece Antonio.

L’uso del telelaser per le multe

Si prevedono molte multe. Ma molte. E il Comune incasserà tanto, ma tanto. Pare che si utilizzeranno “strumentazioni mobili di rilevamento”. Si tratta di cinque telelaser, dispositivi elettronico di recente generazione, che possono controllare la velocità delle auto fino a un chilometri prima. «Ora con il limite ai 30 posso assicurare che nessuno li rispetta perché i 30 sono il limite massimo, quindi si andrebbe nel migliore dei casi ai 25 e con quella velocità si blocca la circolazione Non oso pensare la tempistica che occorrerebbe a tornare a casa dal lavoro usando l’autobus», dice Patrizia.

«La sicurezza stradale non è certamente questa, qui si fa cassa e basta, bisognerebbe creare un progetto di educazione stradale», dice, invece, Guglielmo. «No comment! Bastava fare rispettare i 50 e limiti che ci sono già, e con tutti i problemi che ci sono in questa città lui pensa solo a questo per fare cassa», sottolinea un altro bolognese infuriato con l’amministrazione comunale.  

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