A Bologna arrivano dall’Europa 149 milioni, saranno investiti in tecnologia e in progetti ambientali

Innovazione tecnologica, la neutralità climatica e il benessere della comunità. Sono i progetti su cui il Comune di Bologna sta pensando di puntare per utilizzare i 149 milioni di euro del Programma Nazionale Città Metropolitane 2021-2027 (PN Metro Plus 21-27). Questi fondi, provenienti dall’Unione Europea, dovrebbero essere quindi destinati a una serie di progetti strategici che coprono aree cruciali come, ad esempio, l’innovazione tecnologia. Nell’ambito del Programma Nazionale Città Metropolitane 2021-2027 (PN Metro Plus 21-27), Bologna è assegnataria infatti di più di 149 milioni di euro da utilizzare per raggiungere gli obiettivi previsti dal programma di mandato. 
 
«Attraverso progetti sull’innovazione tecnologica ed interventi che ci permettono di rendere la nostra città più verde, sostenibile e inclusiva, questi fondi ci aiutano a rispondere a necessità primarie ma soprattutto a promuovere sperimentazioni e servizi innovativi per tutta la cittadinanza e il mondo delle imprese. Gestendoli bene e nei tempi abbiamo anche favorito un dialogo di fiducia tra la nostra città e le istituzioni europee», spiega l’assessora Anna Lisa Boni con delega alla Cabina di regia fondi europei.

Le principali proposte progettuali finanziate

1) Città della conoscenza: attrazione di nuovi investimenti ad alto contenuto di innovazione e la creazione di nuovi ambienti digitali e di comunicazione con i cittadini 

Gemello digitale: governo e valorizzazione del patrimonio dati. 

BIS – Bologna Innovation Square: innovazione e digitalizzazione del tessuto imprenditoriale. 

2. Neutralità climatica: miglioramento della salute delle persone, tutela della biodiversità e mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici 

Impronta verde: creazione di una nuova, grande infrastruttura ecologica per la mitigazione del clima, la salute delle persone e la biodiversità, che unirà la collina con la città e la campagna attraverso diversi interventi di rinverdimento, riforestazione, implementazione di nuovi percorsi alberati e rigenerazione verde di aree urbane. La riqualificazione della Montagnola farà parte di questi interventi. 

Mobilità urbana multimodale sostenibile: messa in sicurezza delle strade e risoluzione di criticità della circolazione, interventi di moderazione del traffico, ottimizzazione della segnaletica; percorsi ciclabili di qualità, arredi, manufatti e riqualificazione urbanistica, interventi a favore della mobilità pedonale, abbattimento di barriere architettoniche, piazze scolastiche. 

3. Progetti di comunità: contrasto del disagio socio-economico e delle povertà educative

Abitare Bologna: interventi per migliorare sensibilmente l’accesso da parte di singoli e nuclei familiari fragili agli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica attraverso un approccio integrato, sia prevedendo la rigenerazione di alloggi di proprietà del Comune attualmente inagibili sia con la realizzazione dell’Agenzia Sociale per l’Affitto (servizio di accompagnamento e intermediazione dei rapporti locativi). 

Azioni integrate per l’infanzia e l’adolescenza: azioni integrate e innovative che riescano ad affrontare le nuove sfide poste dall’attuale scenario sociale, economico e demografico, agendo in sinergia con alcune linee del PN+ scuola rispetto a situazioni problematiche, quali la dispersione scolastica. Il progetto prevede le seguenti macro linee di azione: adolescenza e protagonismo giovanile; infanzia e welfare familiare; azioni di supporto (come indagine sul fabbisogno servizi 0-6 e promozione servizi e percorsi partecipativi). 

Cura dei cittadini nella prossimità: sostenere e rafforzare lo sviluppo di un welfare di prossimità (leggero, vicino, partecipato e proattivo) potenziando al massimo possibile l’integrazione tra i diversi attori istituzionali del sistema di welfare e salute e valorizzando i partenariati tra pubblico, privato, comunità locale e Terzo settore. Si realizzerà un modello di cura di prossimità in cui salute e benessere trovano risposte in una rete territoriale e capillare di iniziative che non si limitano a misure socio-assistenziali e prestazionali. 

Nuova biblioteca Ginzburg: il progetto rientra in una più ampia proposta integrata di servizi che coinvolgerà il Quartiere Savena. La nuova biblioteca, che andrà a sostituire quella vecchia collocata attualmente in un altro edificio ormai obsoleto dal punto di vista infrastrutturale ed energetico, sarà uno spazio culturale più moderno ed attrattivo per l’intero del quartiere, così come emerso anche dal percorso partecipato che ha coinvolto la comunità. Il nuovo edificio, in dialogo con la nuova Casa della Comunità e con il verde circostante, garantirà l’accessibilità e consentirà la realizzazione di attività culturali e socio-educative e la partecipazione della cittadinanza. L’edificio ospiterà, oltre alla nuova biblioteca, una sala polivalente a servizio delle attività del Quartiere. 

fonte: Comune di Bologna

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