Il limite dei 30 km/h è diventato propaganda politica, da entrambe le parti 

Ma il limite dei 30 km/h non serviva per limitare gli incidenti e quindi morti e feriti in città? Al momento, oltre alle multe e la rabbia dei bolognesi, l’obbligo di viaggiare su quasi tutte le strade di Bologna a 30 km/h si è trasformato in scontro e propaganda politica sia di destra, sia di sinistra. Il dibattito più acceso è tra il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che ha fortemente voluto il limite dei 30 km/h, e la destra, in particolare la Lega di Matteo Salvini. «Io sono al fianco di tutte le amministrazioni per mettere in sicurezza i punti difficili delle città, ma non farò parte di un partito anti-auto perché i cittadini ci vanno al lavoro», ha detto Salvini, ministro delle Infrastrutture.

Dall’altro lato il sindaco di Bologna condivide sulle sue storie Instagram opinioni favorevoli al limite imposto dei 30 km/h di politici di destra, come, ad esempio, il sindaco forzista di Olbia, Settimo Nizzi, che rivendica con orgoglio la decisione di adottare il provvedimento del limite di 30 Km/h in tutta la città. Lepore, dunque, sta contando sull’appoggio di persone ideologicamente dall’altra parte (sic!) Ricordiamo che il sindaco di Bologna è del centro-sinistra. O forse l’obbligo dei 30 km/h a molti sembra qualcosa non proprio di sinistra? Ma “cos’è la destra, cos’è la sinistra?”. In questo caso le due parti politiche si somigliano molto. 

La propaganda di Salvini: direttiva per limitare gli autovelox

Salvini, che di certo non è di sinistra, si è detto contrario dell’idea di «bloccare un’intera città a son di multe e limitazioni. Multare chi va lavorare in auto mi sembra un’ideologia priva di qualsiasi senso», ha detto il ministro leghista che ha annunciato una direttiva per limitare l’utilizzo degli autovelox per la zona 30 a Bologna. 

Risponde il Comune di Bologna: “Non ci sono autovelox”

«Credo sia opportuno informare Salvini che nella nostra città non ci sono autovelox sulle strade con limite ai 30km/h. Posto che, come dovrebbe essere noto al ministro, gli autovelox vengono sempre autorizzati dalle Prefetture. Detto questo, le zone con il limite dei 30km/h sono state definite dal Comune di Bologna secondo le norme vigenti e le indicazioni previste dallo stesso ministero di Salvini», ha risposto l’assessora comunale alla nuova mobilità Valentina Orioli.  

Sul caso autovelox rispondono anche i cittadini che si chiedono proprio come mai la polizia locale utilizza i telelaser e non gli autovelox per rilevare la velocità. «Forse perché gli automobilisti possono rallentare davanti gli autovelox, mentre con il telelaser prendersi la multa è più facile?», si chiede Antonio, un bolognese che usa l’auto per recarsi al lavoro.  

Tuttavia, per il centro-sinistra bolognese, Salvini starebbe facendo propaganda elettorale perché avrebbe capito che tanti bolognesi sono arrabbiati proprio con il sindaco Lepore che ha fortemente voluto il limite dei 30 km/h.

«Ma quale campagna elettorale? La zona 30 di Bologna, così come concepita dalla sinistra, rischia di trasformarsi in un boomerang che porterà più problemi ai cittadini che benefici», ha dichiarato il capogruppo in consiglio regionale e segretario Lega Emilia Matteo Rancan. La Lega, spiega il leghista, «mette solo in atto un’operazione di buonsenso per evitare inutili disagi a chi, a differenza dei radical chic del centro storico, non può permettersi di andare al lavoro e accompagnare i figli a scuola in bicicletta o in bus ma è costretto a utilizzare l’auto privata” ha concluso Rancan

Insomma, questo batti e ribecchi tra destra e “sinistra” è quasi da talk-show dove i cittadini stanno solo a guardare mentre restano passivi e vittime di una politica sempre più lontana dalla vita reale della gente.

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