“No Passante”, il TAR respinge il ricorso di AMO Bologna

«Il 19 febbraio il TAR ha respinto il ricorso presentato dall’associazione AMO Bologna Onlus e altri contro il decreto di compatibilità del Passante di Bologna, emesso nel 2018, e atti conseguenti. A giudizio dei nostri legali la sentenza è stata fortemente punitiva. Il TAR non ha riconosciuto la delicatezza degli interessi in gioco, come invece aveva fatto il Consiglio di Stato in sede cautelare, e ha condannato i ricorrenti a un totale di 60.000 euro di spese “oltre accessori come per legge». Lo comunica la stessa associazione AMO Bologna Onlus che valuterà nei prossimi giorni un eventuale ricorso al Consiglio di Stato. 

La Battaglia di AMO Bologna contro il Passante di mezzo

Secondo l’associazione il Passante significherebbe taglio indiscriminato di centinaia di alberi, parchi pubblici chiusi e sottratti alla popolazione, ettari su ettari di suolo prezioso desertificati per fare spazio ai cantieri. «La nostra battaglia contro l’allargamento di tangenziale e autostrada dura da otto anni, cioè da quando il progetto fu annunciato nell’aprile del 2016. Da allora il motto “No Passante” è stato fatto proprio da una comunità di persone sempre più ampia e differenziata: associazioni ecologiste, collettivi, sindacati di base, intellettuali, scienziati, operai, studenti e tante persone che come noi sanno che allargare un’autostrada in mezzo a una città è una decisione scellerata, che non può che peggiorare il quadro già caotico della mobilità cittadina e metropolitana e quello gravissimo dell’inquinamento dell’aria, delle emissioni di gas serra, del consumo di suolo. Persone consapevoli per di più della inutilità dell’opera per la fluidificazione del traffico su autostrada e tangenziale e del disagio derivante dall’impatto dei cantieri sul traffico e la vita dei cittadini», scrive AMO Bologna Onlus. 

La lotta contro l’allargamento di tangenziale e autostrada in questi anni è diventata un tassello della battaglia per la giustizia climatica e sociale. «Se respiriamo un’aria sempre più tossica come accade oggi da settimane (con Comune e Regione che continuano a ignorare la richiesta di una Valutazione di Impatto Sanitario sul Passante fatta due anni fa), se i fenomeni climatici estremi come ondate di calore, siccità e alluvioni diventano sempre più intensi e frequenti, abbiamo il diritto e il dovere di lottare contro scelte politiche che alimentano la crisi climatica anziché contrastarla», conclude l’associazione. 

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