«Migliaia di persone hanno attraversato piazza San Francesco per ricordarsi che Bologna30 non è un limite, ma un’opportunità». Sono le prime parole che Simona Larghetti, ciclista e consigliera comunale per il Gruppo Coalizione civica per Bologna, coraggiosa, ecologista e solidale, nonché fondatrice e presidente dell’associazione Salvaiciclisti-Bologna, ha scritto il giorno dopo la manifestazione tenutasi sabato pomeriggio scorso per festeggiare il limite di velocità imposto dall’amministrazione comunale dei 30 km/h su quasi tutte le strade di Bologna.
Migliaia, addirittura. Numeri altissimi che vengono decisamente abbassati dalla stampa e dagli stessi cittadini. Per la redazione bolognese di Repubblica, ad esempio, a manifestare erano circa 400 persone. Sembra di assistere a quel ridicolo gioco di chi ce l’ha più “numeroso”. Si sa, per chi organizza un evento i numeri sono sempre più alti della realtà (per la serie: migliaia per gli organizzatori, centinaia per la questura).
«Per la città delle bambine, per la Bologna di domani, per sostenere cambiamenti necessari, per il trasporto pubblico, per gli spazi pedonali, per una città più verde, più calma, per luoghi dove discutere, per strade dove incontrarsi. Grazie a tutte coloro che hanno organizzato questa bella piazza», ha continuato Larghetti nello stesso post. Insomma, sembrerebbe che quelle “migliaia” di persone che avrebbero partecipato alla manifestazione a favore del limite di velocità dei 30 km/h fossero tutte donne. Oppure la consigliera ringrazia solo le donne? Non si capirebbe per quale motivo. Glielo chiederemo.
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