Residenza e richiedenti asilo, l’associazione Avvocato di Strada vince contro Salvini  

Dopo le vittorie in Tribunale arriva la conferma dalla Corte Costituzionale: non dare la residenza anagrafica ai richiedenti asilo (come prevede il decreto Sicurezza voluto da Matteo Salvini) è incostituzionale. 

«Il coronamento di una battaglia che abbiamo portato avanti nei Tribunali di tante città italiane». Il presidente dell’associazione bolognese Avvocato di Strada Antonio Mumolo ha commentato così il pronunciamento della Corte Costituzionale che ieri ha dichiarato irragionevole, e incostituzionale, la norma del Decreto sicurezza che preclude l’iscrizione anagrafica ai richiedenti asilo. «Non consentire ai richiedenti asilo di prendere la residenza anagrafica – sottolinea Mumolo – non serviva a nulla se non ad escludere ancora di più persone che vivono già in fortissima difficoltà e che senza residenza non possono cercare lavoro, aprire un conto in banca, ottenere un documento di identità». Dopo aver inutilmente segnalato l’incostituzionalità della norma l’associazione bolognese ha portato avanti la sua battaglia in Tribunale ottenendo sempre delle vittorie. «La decisione della Corte Costituzionale, conclude Mumolo – mette la parola fine su una brutta pagina durata fin troppo. Siamo felici per questa vittoria e per questa conferma: lo stato di diritto non si può stravolgere in nome di un populismo e un razzismo malcelati». 

Fonte: Associazione Avvocato di Strada

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