Bologna città 30, Lepore da solo contro tutti: chiuso il confronto con le associazioni dei commercianti

«Non è più necessario aprire nessun tavolo di confronto tra Comune e categorie economiche, visto che non c’è materia su cui discutere. Viene cosi ad interrompersi quella possibilità di dialogo che l’amministrazione ha sempre dichiarato per analizzare la forte insoddisfazione rappresentata dalle associazioni di categoria dei lavoratori e professionisti che sono tutti i giorni in strada» E’ il commento di Cna Bologna, Confcommercio Ascom Bologna, Confesercenti Bologna e Confartigianato Bologna Metropolitana dopo le dichiarazioni sui quotidiani del sindaco che ha dichiarato di restare fermo sulle sue decisioni e convinzioni sul limite di velocità imposto dei 30 km/h su quasi tutte le strade di Bologna. 

Le associazioni di categoria avevano chiesto al sindaco un confronto per valutare di far tornare alcune strade a 50 km/h (invece che 30 km/h), ma secondo Lepore su queste strade «che le categorie propongono c’è un dibattito privo di dati scientifici».

«E’ evidente dalle dichiarazioni del sindaco – proseguono le associazioni – che i dati scientifici sul tema ‘Bologna 30’ li possiede solo lui, mentre quelli portati avanti da chi chiede modifiche migliorative al piano non hanno valore. Le associazioni che giovedì sera scorso hanno incontrato gli assessori nella sede Cna – continuano Cna, Confartigianato, Confcommercio Ascom e Confesercenti – rappresentano oltre il 50% del sistema produttivo e delle imprese bolognesi. Gli assessori presenti all’incontro siamo certi che abbiano riportato al sindaco, assente all’incontro, i toni concilianti e la ricchezza di proposte migliorative che ogni associazione presente ha portato alla discussione. Sia quando hanno parlato presidenti e direttori, che quando sono intervenute le imprese socie interessate al tema dei 30 all’ora» 

Dopo la fermezza del sindaco che sembrerebbe non voler ascoltare le associazioni che rappresentano le imprese, «ci pare a questo punto davvero inutile aprire tavoli di confronto tra associazioni economiche e Giunta comunale. Risulta evidente che in questo momento per il sindaco sia più importante avere un confronto col ministro Salvini e con altri esponenti del Governo. Crediamo che di questo ne siano consapevoli certamente le imprese bolognesi e molto probabilmente la stragrande maggioranza dei cittadini bolognesi», concludono le associazioni di categoria dei commercianti.

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