A Bologna le biciclette un po’ arrugginite vengono rimosse, non si può essere poveri

Sembra una sorta di imposizione di un Comune fighetto o governato dalla destra. E invece, no. Siamo nella rossa e progressista Bologna.

A Bologna non puoi essere povero. Se posteggi nelle rastrelliere comunali la tua bicicletta un po’ vecchia e un po’ arrugginita la polizia locale ti appiccica sul mezzo non inquinante un adesivo indelebile (la bici resta segnata anche togliendo l’adesivo) che minaccia di rimuoverla se non lo fai tu nel breve tempo possibile. Per il decoro cittadino. Non importa che sia una bicicletta e quindi non inquinante. È un po’ arrugginita e lì, regolarmente legata alla rastrelliera comunale, non può stare. Va rimossa. Uno dei motivi della rimozione è: “Determina un pregiudizio del decoro urbano”.

Sembra una sorta di imposizione di un Comune fighetto o governato dalla destra. E invece, no. Siamo nella rossa e “progressista” Bologna. L’amministrazione, anche in nome del decoro urbano, impone di sequestrarti a vita quella bicicletta del nonno, per te di inestimabile valore. Il paradosso è quel termine maledetto: decoro urbano. Una parola che andrebbe usata di più forse per la zona universitaria, o per la zona della stazione, o per Bolognina, dove vige spaccio e insicurezza. Zone in cui il Comune di Bologna non sembra agire più di tanto. Anzi, un recente documentario sul canale Nove ha mostrato come lo spaccio in quelle zone sia alla luce del sole.

Inoltre, ultimamente il sindaco Matteo Lepore ha promosso e approvato “Bologna città 30”: le auto in moltissime strade della città devono circolare al massimo a 30 km/h. Uno dei motivi è ridurre l’inquinamento. Poi, però, il Comune minaccia di rimuovere dalla rastrelliera la bicicletta di tuo nonno solo perché un po’ arrugginita, ma ben funzionante. Mi sa che in città è qualcos’altro a non funzionare.

 

Nella foto l’adesivo del Comune di Bologna trovato sulla bicicletta un po’ arrugginita ma regolarmente legata a una rastrelliera comunale.

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