Le piazze di spaccio di Bologna raccontate in tv, figuraccia per la città  

Il documentario andato in onda sul Nove ha mostrato spaccio e insicurezza, specie nella zona universitaria. Quei luoghi frequentati da migliaia di studenti e studentesse che hanno voglia di divertirsi in sicurezza. 

Martedì scorso sul canale 9 è andato in onda Avamposti, un programma che ha raccontato tramite un documentario lo spaccio di sostanze stupefacenti che avviene in certe zone di Bologna, specie nel centro storico: piazza Verdi, piazza Aldrovandi, piazza XX Settembre, Parco della Montagnola. Ne è venuta fuori una Bologna criminale e poco sicura. Una figuraccia per la città. Ovviamente è solo un lato oscuro di Bologna, ma in seguito al documentario, il sindaco Matteo Lepore ha ringraziato le forze dell’ordine per aver sgominato nelle ultime ore una piazza di spaccio nella zona Fossolo. Quasi come a voler dire che l’amministrazione non si gira dall’altra parte.

Lepore ha appena dichiarato con un video su Instagram che la sicurezza è una priorità. «Un diritto di tutte le cittadine e i cittadini. Un ambito nel quale dobbiamo svolgere a Bologna una lotta senza quartiere né tregua. Grazie alla Polizia di Stato, ai Carabinieri, alla Questura e alla Magistratura di Bologna per l’importante intervento di qualche giorno fa in zona Fossolo, dove è stato individuato un ingente quantitativo di droga detenuto da due persone all’interno di un’abitazione. Altra notizia importante, il ministero dell’Interno ha accettato la nostra richiesta di 1,5 milioni di fondi sulla sicurezza. Fondi che useremo per #riqualificare il parco della Montagnola e dei giardini del Guasto e per dotare la Polizia Locale di un nuovo ufficio mobile ed altre attrezzature», ha detto il primo cittadino di Bologna. 

Ma il documentario andato in onda martedì sul Nove è andato oltre le parole. Ha mostrato con le immagini spaccio e insicurezza, specie nella zona universitaria. Quei luoghi frequentati da migliaia di studenti e studentesse che hanno voglia di divertirsi in sicurezza. Piazza Aldrovandi, via Petroni, via Zamboni e piazza Verdi sembrano quasi dei ghetti frequentati sì da giovani studenti, sia da spacciatori senza scrupoli. 

In un’intervista per Bolognatoday, il regista di Avamposti, Claudio Camarca, ha raccontato di aver visto «Scampia sotto le due Torri, nel silenzio degli amministratori locali e nazionali». Camarca è stato a Bologna pe runa ventina di giorni per registrare il suo documentario e racconta che le ragazze che ha incontrato gli hanno parlato della paura di tornare a casa di sera. «È una città raccontata per il buon vivere Bologna e non per il suo aspetto criminale ed è stato tutto ripreso dalla telecamera», racconta Camarda nell’intervista.  

La realtà è che è difficile gestire queste piazze di spaccio. Con un presidio importante di polizia nelle zone più calde si farebbe anche un danno a migliaia di studenti che, senza ipocrisie, sono l’anima economica della città. Pagano affitti, consumano nei locali, mangiano, bevono e, alcuni di loro, usano anche sostanze stupefacenti. 

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