Mercatone Uno, in Emilia-Romagna un bando per imprese che vogliano garantire la continuità

Salvaguardare i lavoratori con azioni per assicurare gli ammortizzatori sociali e la rapida apertura dei punti vendita del Mercatone Uno sul territorio emiliano-romagnolo. È stato l’obiettivo primario di un incontro avvenuto ieri tra sindacati e Istituzioni nel palazzo della Regione dopo il fallimento decretato dal tribunale di Milano della Shernon holding, che nell’estate dello scorso anno aveva rilevato il marchio dei negozi Mercatone Uno 

Dalla riunione è emersa la richiesta al governo di attivare gli ammortizzatori sociali e un’amministrazione straordinaria per la riapertura dei punti vendita anche con l’individuazione di nuovi acquirenti che presentino un piano industriale credibile. «A sostegno di ciò la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione un bando di finanziamento, già attivo, per soggetti imprenditoriali che garantiscano la continuità aziendale», si legge in un comunicato sul sito della Regione Emilia-Romagna. 

Per la tutela dei posti di lavoro si attende una pronuncia del Tribunale di Bologna sulla retrocessione del compendio aziendale dalla Shernon, che consentirebbe la riapertura della procedura di amministrazione straordinaria.  Solo in Emilia-Romagna i lavoratori del Mercatone Uno solo circa 450, 10 punti vendita (Bertinoro, Bologna Navile, Ferrara, Mesola Rimini, Rottofreno, Rubiera, Russi, San Giorgio di Piano, San Giuseppe di Comacchio) a cui si aggiungono la sede della logistica a San Giorgio Piano (Bo) e la centrale di Imola. 

All’incontro di ieri hanno partecipato le organizzazioni sindacali, la Città Metropolitana di Bologna e gli amministratori dei Comuni dell’Emilia-Romagna dove hanno sede le attività della Mercatone Uno. 

 

Fonte: Regione Emilia-Romagna

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