Ezio Bosso aveva composto la sinfonia N.4 “Alma Mater” 

«Perdiamo un grande musicista e compositore che ha dato tanto non solo alla città di Bologna ma anche all’Università: a quest’ultima ha donato una composizione dedicata alla Magna Charta Universitatum, il documento che elenca i principi universali di libertà di insegnamento e ricerca che guidano tutte le università del mondo». Lo ha detto in una nota oggi il rettore  dell’università di Bologna, Francesco Ubertini, per ricordare cosa ha lasciato alla città il maestro, compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso dopo la sua morte.

Il musicista, nel 2015in occasione della Reunion organizzata sotto il mandato del Rettore Ivano Dionigi, aveva composto e donato all’Università di Bolognala sinfonia N.4 “Alma Mater”, dedicata alla Magna Charta UniversitatumUna sinfonia che eseguì in alcune sue parti davanti a una Piazza Maggiore gremita dai laureati Alma Mater provenienti da tutto il mondo e poi in Aula Magna di Santa Lucia, eseguendola integralmente e per la prima volta, con il Collegium Musicum Almae Matris e con la collaborazione dell’Accademia dell’Orchestra Mozart. 

«Con la morte di Ezio Bosso, io perdo un amico: ci volevamo bene e ci stimavamo. Ma perdiamo tutti. Perde l’Università, per la quale ha dato, perde Bologna, per la quale ha dato, perde il Paese, per il quale ha dato. Ci ha dato una grande lezione di amore per le cose belle, vere, giuste. Per la vita», ha dichiarato il professore Ivano Dionigi del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna.

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