«Fermate il progetto di riqualificazione dell’Ex Caserma Mazzoni», lanciato un appello dai cittadini 

Troppo cemento. Troppe auto che farebbero respirare agli abitanti del Quartiere Santo Stefano di Bologna (zona Murri, confine con il quartiere Savena) una tonnellata di smog in più all’anno. Motivi di non poco conto che hanno portato al lancio di una petizione online sulla piattaforma Change.org, da parte del Comitato Ex Caserma Mazzoni Bene Comune per fermare il progetto di riqualificazione dell’ex Caserma Mazzoni tra via Parisio e via delle Armi. Nel testo della petizione i cittadini, raccolti dietro al Comitato, sottolineano come con la realizzazione del progetto «l’aumento previsto di 1085 autoveicoli al giorno nella zona farebbe respirare una tonnellata di smog in più all’anno e chi ha acquistato casa da poco (magari con i risparmi di una vita) la vedrà deprezzata»

Inoltre, i cittadini denunciano che il cantiere rovinerà il sonno, la vivibilità e l’agibilità di chi ci abita. «Come si può pensare di fare una tale colata di cemento per costruire centinaia di appartamenti, in una città che secondo la stima di Confabitare conta circa 7.000 alloggi vuoti e come noto, proprio in queste settimane, ci sono migliaia di studenti fuorisede che stanno lasciando la città perché costretti a seguire le lezioni online?», si chiedono arrabbiati i cittadini del Quartiere nella petizione. 

Il progetto di riqualificazione prevede la costruzione di 7 grandi palazzi con 195 appartamenti, un centro direzionale per negozi e uffici, venti alloggi per il cohousing, una scuola media con palestra, l’abbattimento di 101 alberi, con la promessa di ripiantumazione, una pista ciclabile tra via Donizetti e via Toscana con via Torino, e la ristrutturazione dell’ex nido Rizzoli, a Villa Mazzacorati. Ma il cantiere per questa grande riqualificazione e il progetto stesso non piace né ai cittadini raccolti in due comitati e nemmeno al gruppo di centro sinistra del Quartiere che contesta il troppo cemento.  

Nel lamentare un’assenza di confronto pubblico sul tema da parte dell’amministrazione comunale bolognese, i cittadini nel loro appello chiedono  di essere coinvolti nella progettazione dello sviluppo della zona e di fermare il progetto in essere presso l’Ex Caserma optando per un modello di città più sostenibile e vivibile. 

 

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