L’America secondo mercato di esportazione dei prodotti “Made in Bo”

Crescita esponenziale (oltre il 1600%) per i prodotti farmaceutici prodotti nel Bolognese e venduti agli Stati Uniti superando così i 12 milioni di euro esportati.

Nonostante la flessione negativa registrata nel mercato delle imprese bolognesi nei primi nove mesi del 2020 (-16,5%), da attribuire principalmente alla pandemia, l’export verso gli Stati Uniti si conferma il secondo mercato (dopo la Germania) di destinazione delle merci bolognesi, con il 10,4% dell’intero valore degli scambi con l’estero. Tra gennaio e settembre le vendite delle imprese bolognesi negli Stati Uniti hanno superato gli 1,1 miliardi di euro, a fronte di poco più di 144 milioni importati, con un saldo della bilancia commerciale in attivo per la nostra provincia di oltre 970 milioni di euro. La stima è stata diffusa oggi dalla Camera di Commerci di Bologna secondo i cui dati ci sarebbe stata una crescita esponenziale (oltre il 1600%) per i prodotti farmaceutici “made in Bo” venduti agli Stati Uniti che superano così i 12 milioni di euro esportati. 

Tuttavia, il trend dell’export bolognese in America registra una flessione negativa del  -19% nelle vendite di macchinari ed apparecchi, settore che, con il comparto dei mezzi di trasporto, diminuito in questi nove mesi del -22,6%, ed il settore del tessile-abbigliamento (-8,7%), rappresenta oltre l’80% dell’intero esportato bolognese negli Stati Uniti.  

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