Giovani violenti, Lepore si schiera: «Smettiamola di incolpare i ragazzi»

«Oggi, prima ancora dei ragazzi ci dobbiamo prendere cura dei genitori». Con questa frase il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha difeso la nuova generazione durante l’ottava edizione del Festival dell’Informazione Libera e dell’Impegno tenutosi giovedì scorso a Bologna e in cui si è parlato dell’importanza del ruolo della famiglia dal punto di vista educativo. Il tema centrale della conferenza sono state le misure culturali preventive alla violenza giovanile, purtroppo molto diffusa a Bologna. «In una scuola dove sono andato tutti gli studenti mi hanno raccontato di essere stati molestati almeno una volta da adulti. Le nostre generazioni forse non stanno svolgendo il loro compito», ha dichiarato il sindaco.  

Scuola e famiglia: da dove ripartire 

«Dobbiamo ripensare alla scuola, ma dobbiamo anche riappropriarci della parola famiglia», è la soluzione di Lepore. Secondo il sindaco, a Bologna circa la metà dei nuclei famigliari sono composti da un solo genitore con a carico i figli, spesso minori. Solo al Quartiere Navile 450 i casi e “come pensiamo che quei ragazzi possano crescere con una madre sola in un quartiere come quello?», si chiede Lepore. Prendersi cura dei genitori ancor prima dei giovani sarebbe un punto di partenza per aiutare i ragazzi e le ragazze che non hanno più punti di riferimento in famiglia e li cercano altrove. A volte trovandoli in cose negative. Altre volte no, come nel caso degli studenti del Liceo Savi che hanno iniziato un progetto di autogestione pomeridiana con l’aiuto della Croce Rossa.  «I ragazzi sono alla costante ricerca di punti di riferimento perché sono ancora convinti di poter stare in un mondo migliore. Noi dobbiamo farci trovare lì», ha concluso il sindaco. 

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