Panico in piazza Scaravilli, armati di storditore elettrico bloccano studentesse e le spaventano

«Erano armati di storditore elettrico, mi hanno bloccato in piazza Scaravilli e non mi facevano tornare a casa». È la denuncia di una studentessa universitaria a cui nella serata di lunedì scorso, al termine di un’uscita con gli amici, è stato impedito di fare ritorno alla propria abitazione. Tutto a causa di una banda di ragazzi che, armata di storditore elettrico si era stanziata in zona universitaria rendendo il passaggio per via Zamboni impraticabile. «Io vivo nei pressi di Porta San Donato e la strada più breve è quella che passa dalla zona universitaria e di conseguenza da via Zamboni», racconta la studentessa. Passare accanto a quel gruppo armato la terrorizzava al punto che ha deciso di percorrere una strada più lunga e all’apparenza più sicura piuttosto che avvicinarsi alla piazza.

Piazza Scaravilli e l’intera zona universitaria fa paura

Non è certo la prima volta che accade. Sono moltissimi gli studenti che hanno denunciato la crescita di episodi di molestie, stupri, risse e spaccio all’interno della zona universitaria, tanto che da un’indagine condotta dall’Università di Bologna l’anno scorso era emerso che su un campione di circa 70 studenti il 22.7% degli stessi era stato vittima di aggressioni o furti. 

Un dato preoccupante e che si vede aggravato dalla chiusura della zona di via del Guasto a seguito dell’apertura del cantiere del Teatro Comunale Verdi in via Zamboni. La consegna dei lavori è prevista per il 2026, ma nel frattempo l’area limitrofa sembra destinata all’abbandono e al degrado. Moltissimi sono i ragazzi spaventati all’idea di percorrere via Zamboni dopo l’una di notte e moltissimi sono quelli che piuttosto che fare ritorno a casa preferiscono dormire da amici o fare tragitti lunghissimi per aggirare la zona e non incappare in risse e violenze di ogni tipo. 

Condividi