Coronavirus, la Lega di Bologna per la riapertura dei mercati rionali 

«Non capiamo la ratio della scelta regionale di chiudere anche i mercati rionali. Proprio questo tipo di mercato, per la sua natura di prossimità con le persone, riduce numero e durata degli spostamenti individuali. Chi era solito rifornirsi al mercato sotto casa, ora dovrà recarsi ai supermercati, dove già si formano lunghe code». A dirlo è il consigliere leghista di Bologna, Umberto Bosco, in un comunicato diffuso oggi a sua firma. Secondo il consigliere, dunque, lasciare i mercati rionali aperti ridurrebbe la gente nei supermercati e non si creerebbero lunghe file all’esterno di essi. Bosco ritiene che proprio i mercati rionali, per loro natura, sarebbero più prossimi al cittadino che, dunque, ridurrebbe gli spostamenti.

Ma parlando proprio di prossimità, in un mercato rionale non è così facile far rispettare la distanza sociale consigliata e consentita di almeno un metro come può essere invece per un supermercato. All’ingresso di questi ultimi c’è qualcuno della sicurezza che fa entrare i clienti un po’ alla volta. Ma il consigliere insiste e se la prende con la Regione Emilia-Romagna: «È come se cercasse di fare sempre di più rispetto alle limitazioni imposte dal governo anche quando le misure aggiuntive non producono apprezzabili risultati, anzi rischiano di peggiorare la situazione. Bonaccini e Venturi ci forniscano le motivazioni di tale decisione o dimostrino umiltà, consentendo la riapertura dei mercati rionali», ha concluso il consigliere Bosco. 

Condividi