Coronavirus, il supercomputer di Casalecchio trova 40 molecole che fermerebbero il virus

Trovate le prime 40 molecole che potrebbero avere il potere di fermare il Coronavirus. A individuarle è stato il supercomputer del Cineca di Casalecchio di Reno (il più grande cervellone digitale italiano e tra i più importanti al mondo). Avrebbe trovato un ‘pacchetto’ di molecole che ora dovrà affrontare test in laboratorio e biologici per trovare la sostanza più adatta per annullare il Covid-19, che a conti fatti potrebbe essere sintetizzata nella seconda metà dell’anno. A fare il punto della situazione è David Vannozzi, direttore generale del Cineca, parlando all’agenzia di stampa ‘Dire’. Da circa un mese e mezzo, il consorzio interuniversitario con sede a Bologna, che gestisce il supercalcolatore Marconi, è impegnato in un maxi-progetto finanziato dall’Unione europea all’interno di una cordata pubblico-privata a cui partecipano, tra gli altri, Dompè farmaceutici, l’istituto Spallanzani di Roma, il Politecnico di Milano e l’Università ‘Federico II’ di Napoli. 

«Una volta che è stato sequenziato il virus, grazie alla piattaforma di supercalcolo Exscalate, riusciamo a mettere in relazione le proteine che permettono lo sviluppo del Covid-19 con una ‘biblioteca’ di 500 miliardi di molecole farmacologiche», ha spiegato Vannozzi.  Normalmente, sottolinea il direttore del Cineca, «per analizzare ogni molecola servono quattro mesi». Grazie al supercomputer, invece, che esegue 50 milioni di miliardi di operazioni al secondo, «questa interazione viene individuata in 50 millisecondi». E cosi’, dopo appena un mese di lavoro, sottolinea Vannozzi, è stata analizzata «circa la meta’» del maxi-archivio di 500 miliardi di molecole a disposizione dello studio e «abbiamo individuato le prime 40 che hanno un effetto sulle proteine alla base dello sviluppo del virus». 

Fonte: Agenzia Dire

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