Bene a parole, ma nei fatti? L’attacco del Coordinamento Migranti al sindaco Merola

«Il Comune di Bologna negherà l’iscrizione all’anagrafe ai richiedenti asilo che ne faranno richiesta? Intende cancellare i richiedenti asilo già iscritti? E se donne e uomini migranti saranno privati della carta d’identità potranno comunque usufruire senza intoppi burocratici dei pochi servizi ancora legati all’anagrafe?». Sono le domande che il collettivo politico Coordinamento migranti Bologna e provincia hanno fatto al sindaco Virginio Merola questa mattina tramite una lettera aperta pubblicata sul loro sito web www.coordinamentomigranti.org. In particolare il collettivo chiede all’intera amministrazione comunale di Bologna da che parte sta nei fatti: dalla parte dei migranti o da quella di Salvini

Il sindaco Merola avrebbe intenzione di costruire «una rete di solidarietà concreta, non fatta di gesti simbolici e di disobbedienza astratta» ed è schierato con altri sindaci d’Italia (tra cui Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, e Luigi De Magistris, sindaco di Napoli) sul voler bloccare (per quanto possa realmente farlo) la legge Sicurezza e Immigrazione. Ma secondo il Coordinamento migranti non avrebbe detto nulla sulla questione dell’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo. 

«Come sostenuto da diversi giuristi, la legge (Sicurezza e Immigrazione voluta dal ministro dell’Interno Matteo Salvini) non vieta ai richiedenti asilo l’iscrizione all’anagrafe, ma abolisce soltanto la procedura semplificata. In realtà, la legge produce un vuoto legislativo che costringe i sindaci a gettare la maschera», si legge sul sito web del Coordinamento Migranti Bologna e Provincia.  

Per l’avvocata dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi,) Nazzarena Zorzella, intervistata dalla rivista Internazionale «anche se il decreto ha come obiettivo l’esclusione dei richiedenti asilo dalla residenza, tuttavia di fatto nella norma non si vieta espressamente l’iscrizione dei richiedenti asilo all’anagrafe, ma si sostiene che il permesso di soggiorno per richiesta di asilo non costituisca un titolo valido per l’iscrizione all’anagrafe». In poche parole, i sindaci potrebbero comunicare ai propri uffici competenti di accettare come documento per l’iscrizione dei migranti all’anagrafe la domanda di asilo presentata in questura al momento dell’arrivo in Italia. 

Secondo il Coordinamento Migranti Bologna e Provincia l’amministrazione dovrebbe pubblicamente dire come intende applicare la legge Salvini. La domanda sembra chiaramente indirizzata sia al sindaco Merola, sia all’assessore alla promozione della Città, Turismo e Relazioni internazionali Matteo Lepore che – secondo il collettivo – non vuole accogliere Salvini e il raduno delle destre populiste, ma ribadisce soltanto che l’amministrazione continuerà a finanziare il sistema dell’accoglienza». 

Bene a parole, ma nei fatti? Si chiede il collettivo. Nonostante le domande critiche all’amministrazione comunale di Bologna il Coordinamento Migranti riconosce al sindaco Merola il merito di due gesti simbolici: la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano e il premio civico “Giorgio Guazzaloca” alla volontaria bolognese della nave Mediterranea.

Foto: dal profilo pubblico Facebook del sindaco Merola

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