Con i 328 chilometri dell’ultima prova, si è conclusa oggi la 46ª edizione della Parigi-Dakar, e tra i partecipanti si distingue la pilota bolognese Rebecca Busi, che ha raggiunto la 22ª posizione nella categoria SSV. La 27enne bolognese, unica rappresentante italiana in gara, ha affrontato la sua terza competizione, ma questa è stata senza dubbio una delle sue prove più dure.
L’edizione si è rivelata estremamente impegnativa per Busi, che ha dovuto fronteggiare un incidente causato da una macchina che viaggiava in direzione opposta alla gara e ha centrato la sua vettura. Questo incidente le ha comportato un pesante handicap di 51 ore di penalità. Nonostante ciò, la determinazione e la tenacia di Busi sono emerse in una vera battaglia di sopravvivenza. La pilota ha commentato: «È stata la mia Dakar più difficile, in realtà, a detta di tutti, la più difficile da almeno 10 anni. Senza l’incidente, probabilmente sarei stata nella top ten».
Il futuro per Rebecca Busi
Dopo poche ore di riposo, Busi è pronta per affrontare la prossima sfida, dirigendosi verso il Cile per la preparazione della prossima tappa del Mondiale Rally Raid, in programma ad Abu Dhabi dal 25 febbraio al 2 marzo. La giovane pilota è decisa a lasciarsi alle spalle le difficoltà della Dakar e concentrarsi sulla sua preparazione per le prossime competizioni.
La storia di Rebecca Busi alla 46ª Parigi-Dakar è un esempio di resilienza e spirito combattivo, dimostrando che anche nelle circostanze più avverse, la passione e la determinazione possono portare a risultati straordinari.