Troppi disservizi nel trasporto pubblico, pronte modifiche e nuove linee autobus: il 44 e il notturno N8

A partire dall’1 marzo, Bologna vedrà il debutto del bus di linea numero 44, che funzionerà per 23 ore al giorno, offrendo un servizio essenziale nella zona “buia” di via San Vitale, chiusa a causa dei lavori per la Garisenda. Il nuovo servizio sarà affiancato dall’alternativa notturna N9. La frequenza di passaggio del bus sarà di 20 minuti, con un percorso circolare che attraversa via Palagi, via Massarenti, via San Vitale, piazza Aldrovandi, Strada Maggiore e via Mazzini.

La zona pedonale di piazza Aldrovandi sarà eccezionalmente aperta al passaggio dei bus, rappresentando una delle due principali novità introdotte dall’accordo di potenziamento del trasporto pubblico locale (Tpl) firmato tra il Comune, Tpr, Srm e le sigle sindacali. Inoltre, sulla stessa rotta del numero 44, verrà attivata una nuova linea notturna, la N8, che coprirà un percorso più ampio, toccando via Pelagio Palagi, via Zaccherini Alvisi, via Berlinguer, via Malaguti, porta San Donato, viale Filopanti e altri luoghi chiave.

L’accordo prevede anche il ripristino di una corsia preferenziale in via Farini, direzione centro, reintroducendo limitazioni per i mezzi privati non residenti. La telecamera di via Farini, inattiva da alcuni anni, verrà riattivata per regolare l’accesso, garantendo transito ai bus, agli autorizzati e ai residenti di piazza Galvani e Corte Galluzzi, oltre alle moto. Modifiche per provare a migliorare il trasporto pubblico che, da qualche mese, pecca di ritardi e disservizi per diversi motivi come, ad esempio, i cantieri per la costruzione del tram, i lavori per la messa in sicurezza della torre Garisenda e adesso si è aggiunto anche il limite di velocità a 30 km/h.

Il pacchetto di riforme prevede l’introduzione di nuove linee, corsie preferenziali, un piano assunzionale straordinario per autisti, potenziamento della flotta e la revisione generale del sistema, con l’obiettivo di migliorare il servizio entro il 2026. Il sindaco Matteo Lepore ha sottolineato che questa riforma potrebbe servire da modello per altre città, mentre le sigle sindacali esprimono soddisfazione per l’accordo, mirando a garantire regolarità nei servizi offerti ai cittadini bolognesi.

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