Bloccarono la tangenziale di Bologna per un’ora, condannati 3 ambientalisti di Ultima generazione

Sono stati condannati a sei mesi (con pena sospesa) per violenza privata e interruzione di pubblico servizio e assolti, invece, dalle accuse di danneggiamento, manifestazione non autorizzata e inottemperanza al foglio di via i 3 attivisti ambientalisti di Ultima generazione che il 2 novembre scorso bloccarono per un’ora la tangenziale di Bologna. Si cosparsero le mani con del cemento per rimanere bloccati sull’asfalto e si era reso necessario l’intervento dei Vigili del fuoco e del 118 per liberarli.

Nonostante le condanne, gli attivisti sono “soddisfatti” “di come è andata perché la giudice che li ha condannati nella sentenza ha riconosciuto il valore sociale e morale dell’azione dimostrativa. L’obiettivo degli ambientalisti era farsi sentire per chiedere al Governo di stanziare un Fondo di Riparazione permanente per gli eventi estremi. 

L’azione dimostrativa portò all’arresto dei tre ambientalisti e 9 denunce per altri attivisti poi rilasciati dopo una notte passata in Questura con due divieti di dimora e un obbligo di firma (misure poi revocate). 

Come si legge sull’Ansa, «fuori dal Tribunale, come era successo già per le altre udienze, una quarantina di ambientalisti solidali con i loro ‘colleghi’ sotto processo – Ettore, Mida e Silvia, due capi scout e una ricercatrice – hanno inscenato un presidio in attesa della sentenza. Finita l’udienza hanno accolto con un applauso i tre». 

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