Avrebbe ucciso la moglie con farmaci psicotropi, in carcere ex medico della Virtus

Gli accertamenti medico-legali e le indagini hanno permesso di chiarire le cause della morte della moglie: somministrazione dolosa di due farmaci, una benzodiazepina e un anestetico ospedaliero.

È finito in carcere Giampaolo Amato, 64enne ex medico della Virtus Bologna indagato per l’omicidio della moglie e per i reati di peculato e detenzione illecita di farmaci psicotropi. Il provvedimento cautelare è stato emesso venerdì 7 aprile scorso da parte del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Bologna. Secondo le accuse, nell’ottobre del 2021 il medico avrebbe somministrato un mix letale di farmaci calmanti e anestetici alla moglie, uccidendola.  

In quei giorni i Carabinieri di Bologna venivano informati dai sanitari del 118 di un intervento effettuato da personale medico presso un appartamento situato in zona Murri, per prestare soccorso ad una 62enne bolognese, rinvenuta priva di sensi dal marito e poi risultata deceduta. 

I successivi accertamenti medico-legali e le indagini coordinate dall’Autorità Giudiziaria felsinea hanno permesso di chiarire le cause della morte e di ricondurle alla somministrazione dolosa da parte del marito di due farmaci, una benzodiazepina e un anestetico ospedaliero. Durante le indagini condotte dai Carabinieri, era emerso che già alcuni anni prima, la donna era stata oggetto di altre somministrazioni di benzodiazepina a sua insaputa, che si suppongono riconducibili al marito e mai denunciate, che le avevano causato diversi episodi di malessere e di narcolessia. Sabato 8 aprile scorso, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna si sono presentati a casa del medico bolognese e dopo avergli notificato la misura cautelare, lo hanno arrestato e portato in carcere.

 

foto: virtus.it

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