Coronavirus, «Ospedale Sant’Orsola, grazie» 

Pubblichiamo una lettera aperta inviata alla direzione del Policlinico di Sant’Orsola di Bologna e ai pediatri che ci lavorano dal presidente dell’AGD (l’Associazione per l’Aiuto ai Giovani Diabetici di Bologna), Salvatore Santoro, con cui vuole testimoniare vicinanza e sostegno in questa fase drammatica della storia sanitaria e del nostro Paese, causata dalla pandemia da Coronavirus. 

«L’Associazione per l’Aiuto ai Giovani diabetici di Bologna che rappresento, a fronte della pandemia da Covid-19 che ha colpito l’intero sistema sanitario italiano, e con particolare riferimento alla situazione specifica relativa ai reparti ospedalieri bolognesi, Policlinico di Sant’Orsola in primis, intende esprimere sentimenti di profonda gratitudine verso tutti i medici e infermieri, nonché a quanti impegnati nella cura di tutte le persone colpite dal Coronavirus. E in questo frangente esprime segno di stima e affetto per i propri pediatri diabetologi (dottori Stefano Zucchini e Giulio Maltoni) che parimenti sono impegnati nei reparti per curare i bambini colpiti dalla predetta pandemia, e nonostante un quadro umano e organizzativo difficile e complesso, garantiscono a distanza, grazie all’impiego delle tecnologie telematiche in ambito clinico e diagnostico, il monitoraggio degli oltre 400 bambini con diabete tipo 1 assistiti dalla loro strutture, sono in contatto continuo con i pediatri di libera scelta per individuare i casi con sospetto di malattia ed infine si prendono cura al meglio dei nuovi esordi/casi che inevitabilmente si sono presentati al Gozzadini nel corso della pandemia. 

La nostra Associazione, proprio per la sua natura e identità, vuole offrire alla direzione e organizzazione del Policlinico tutto il supporto possibile affinché questa fase di criticità venga affrontata in sicurezza e annullando ogni rischio di contagio per la popolazione pediatrica e i genitori. A tale proposito, come ha già fatto la Pediatria diretta dal professor Andrea Pession, auspica il consolidamento dei percorsi di assistenza in telemedicina, rafforzandoli ad esempio anche con l’impiego dell’IA (Intelligenza Artificiale) e della RA (Realtà Aumentata), utili a fronteggiare il carico di lavoro e scongiurare il burnout degli stessi operatori. A tale proposito restiamo a disposizione, qualora ne ravvisasse l’esigenza, per aiutarvi a fronte delle problematiche contingenti e trovare soluzioni in grado di affrontare al meglio l’emergenza. Grazie di cuore per tutto quello che fate da parte di tutti gli associati e del direttivo AGD».

Condividi