Per Borgonzoni le Sardine e Bonaccini avrebbero idee simili, e quindi?

Non sa che pesci pigliare. Chiama con l’appellativo “caposardella” il leader del movimento diventato nazionale delle “Sardine” Mattia Santori e lo attacca solo perché contrario alle politiche della Lega. Lo sfotte perché ha paura che le piazze delle Sardine il 26 gennaio alle elezioni regionali in Emilia-Romagna votino il suo avversario politico Stefano Bonaccini del centro-sinistra. Così la leghista Lucia Borgonzoni (quella delle gaffe), anche lei candidata a guidare la Regione con la Lega di Matteo Salvini, sul suo profilo Facebook non parla molto di programmi politici ma si concentra sul prendere in giro il suo avversario Bonaccini in un fotomontaggio mettendo sulla fronte del presidente l’immagine di una sardina con lo sfondo una bandiera comunista con tanto di falce e martello (ma che c’entra con il Pd?!). E come se essere una “sardina” fosse un’accusa grave (sic!). Ma anche se fosse? Cioè, chiunque sia contro il razzismo, contro Salvini, contro il fascismo e abbia a cura l’essere umano è dalla stessa parte. Ma questa logica del 2 + 2 uguale 4 alla leghista sembra così difficile da capire, oppure cerca solo un modo per attaccare i rivali di cui ha paura?

Evidentemente la tecnica di aizzare sui social i suoi elettori a odiare chi dissente dal suo pensiero l’ha copiata da qualcuno che conosce molto bene. Ormai è chiaro come funziona la propaganda di destra: aizzare gli elettori a odiare i rivali e loro obbediscono: odiano tutto ciò che gli dici di odiare. Ogni giorno c’è un capro espiatorio sul quale sfogare la propria rabbia. Oggi sono le “Sardine”, ieri erano gli intellettuali radical chic e persino la Nutella. Il prossimo bersaglio della Lega è il Movimento 5 stelle con cui è stato inciuciato al governo per un anno e che ha salvato proprio Matteo Salvini da un processo penale. Una perenne campagna elettorale della Lega concentrata sull’avversario più che su sé stessi e sui propri programmi. Con Salvini ha funzionato. Basta postare un articolo di cronaca in cui è coinvolto uno straniero per avere consensi. Dimenticandosi, però, di condividere anche le notizie in cui i delinquenti sono italiani.  

Foto: immagine del profilo di Lucia Borgonzoni

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