L’imminente asta giudiziaria sull’immobile mina l’esistenza dello spazio culturale e di aggregazione che fino ad oggi ha coinvolto nelle proprie attività migliaia di persone di tutte le età. Numerosi gli appelli al Comune, rimasti finora inascoltati.
Il museo del videogioco di Bologna e tutto il Nerd Park di via Vittoria 28 (costituito dalle associazioni culturali Insert Coin, Tilt e Bologna Nerd) rischia la chiusura definitiva a causa della vendita dell’immobile che attualmente lo ospita. Le tre associazioni senza scopo di lucro dal 2019 gestiscono uno spazio culturale, ludico e museale che ad oggi ha ospitato e coinvolto con le proprie attività migliaia di bambini, ragazzi e adulti di Bologna e non solo. Lo spazio è diventato in poco tempo un punto di riferimento per famiglie e appassionati di tutte le età del mondo ludico e videoludico.
Tale spazio di circa 500 mq ospita due musei (quello del flipper e quello del videogioco), un’area dedicata a giochi da tavolo e giochi di ruolo e tante attività, eventi, tornei e corsi di formazione. Il progetto però si sta avviando verso una forzata conclusione a causa del fallimento della proprietà dell’immobile che attualmente lo ospita.
L’avvio dell’asta giudiziaria per la vendita dell’immobile è previsto per la metà del 2023. I costi di acquisto, troppo onerosi per le tre associazioni che si sostengono quasi esclusivamente con la sottoscrizione annuale delle sole tessere associative, costringono le stesse, in assenza di una soluzione alternativa, a liberare gli spazi allestiti a museo e a sospendere le numerose attività già programmate.
«Si tratta di un brutto colpo per il tessuto sociale e culturale di Bologna. Fino ad oggi il Videogame Art Museum – spiega Nicolò Mulas Marcello, presidente di Associazione Insert Coin APS – cosí come Bologna Nerd e Spazio Tilt, hanno allestito e gestito tutto con le proprie forze, affrontando difficoltà e sacrifici con la volontà di offrire alla cittadinanza un luogo di aggregazione, di condivisione, di cultura, di formazione e di svago aperto a tutti. Dispiace – conclude Mulas Marcello – che nella città più progressista d’ Italia, come sottolinea sempre il sindaco Lepore, le associazioni di promozione sociale e senza scopo di lucro, in difficoltà per problemi indipendenti dalla loro gestione, rimangano inascoltate nonostante i numerosi appelli».
I due musei presenti espongono collezioni che non hanno eguali a livello europeo nel raccontare la storia del gioco elettronico ed elettromeccanico, con una particolare attenzione per la storia delle aziende bolognesi del settore videoludico (Zaccaria, Simulmondo, ecc.). Oltre 400 flipper e cabinati arcade, oltre 200 console e home computer, prototipi, memorabilia e tanto altro, non potranno più essere messi a disposizione dei visitatori.
Purtroppo fino ad oggi le istituzioni pubbliche locali, seppur a conoscenza di questa viva e crescente realtà e della gravosa situazione in essere, non hanno mai mostrato un concreto interesse nel valorizzare tale patrimonio. Lo spazio, che per dimensioni e completezza delle proposte non ha eguali in Italia, fin dalla sua apertura attira visitatori da tutto lo stivale e dall’estero e rappresenta un’attrattiva turistica riconosciuta anche sulle guide e sul sito ufficiale del turismo italiano Italia.it.
Le tre associazioni rinnovano l’appello al sindaco di Bologna Matteo Lepore per trovare una soluzione che non le costringa a chiudere e a rinunciare ad un progetto già avviato di inclusione sociale e di rigenerazione urbana a base culturale, tradendo le aspettative di centinaia di ragazzi, bambini e genitori che frequentano abitualmente il Nerd Park e che partecipano attivamente alle attivitá culturali gratuite proposte.
Insert Coin, Bologna Nerd e Spazio Tilt rivolgono un appello anche ai privati, a chi voglia contribuire alla causa con una donazione o a chi abbia la possibilità di offrire uno spazio che consenta la continuazione delle attività del Nerd Park e che possa valorizzare il patrimonio culturale e artistico rappresentato da Videogame Art Museum e da Spazio Tilt – Museo del Flipper.
fonte: videogame art museum