Non accetta di essere lasciato e perseguita e minaccia di morte la sua ex compagna, indagato 31enne

Il 31enne è stato indagato anche per lesione personale in quanto poche settimane fa per impedire alla sua ex di partire con lo scooter, le strinse la sciarpa attorno al collo facendola cadere a terra.

Dallo scorso novembre ha iniziato a perseguitare la sua ex compagna a Bologna perché non accettava di essere stato lasciato. Si presentava sotto casa, sul posto di lavoro, inviandole numerosi messaggi e minacciandola di morte con frasi del tipo: “Pago un conoscente e ti faccio sparire…Ti faccio esplodere la casa…”. Lui, 31enne albanese, è indagato adesso per atti persecutori e lesione personale e ha ricevuto una misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla sua ex compagna. Il provvedimento, richiesto dalla Procura di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nasce da un’informativa dei carabinieri a seguito di un’indagine avviata per ricostruire il racconto della vittima, una 43enne italiana che lo scorso novembre si era recata in caserma per denunciare l’ex compagno, nonché convivente. 

La donna ha raccontato ai Carabinieri di aver iniziato una relazione sentimentale col 31enne nel 2021 e di averla interrotta di recente. A quel punto, l’uomo, non avendo più una dimora stabile, si era innervosito e aveva iniziato a tormentarla. Il 31enne è stato indagato anche per lesione personale a seguito di un fatto accaduto poche settimane fa, quando, preso da un momento di rabbia mentre stava discutendo con la 43enne davanti a un bar, per impedirle di partire con lo scooter, le strinse la sciarpa attorno al collo facendola cadere a terra. Spaventata, la donna si rialzò e tentò di telefonare al numero di emergenza, ma l’ex compagno glielo impedì scaraventandole lo smartphone a terra che smise di funzionare. 

Soccorsa dai sanitari del 118, la 43enne fu medicata e dimessa con una prognosi di 5 giorni: “Contusione ginocchia bilaterale e mano destra”. La 43enne, temendo per la propria incolumità e soprattutto per quella di un figlio minorenne che aveva avuto con un altro uomo, si è rivolta subito ai Carabinieri che hanno avviato le indagini. 

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