L’Università di Bologna investe 60 milioni per il risparmio energetico 

Un investimento di 60 milioni entro il 2030 per essere ancora più sostenibili e ridurre le spese energetiche. Sono gli obiettivi del primo Piano Energetico dell’Università di Bologna presentato oggi dall’ateneo bolognese. Il piano prevede una serie di azioni studiate per aumentare l’efficienza con cui viene gestita e utilizzata l’energia all’interno delle strutture dell’Università, riducendone così sia l’impatto ambientale che quello economico.

Il risparmio energetico previsto

Secondo le stime calcolate dall’Ateneo, l’attuazione integrale del Piano Energetico porterà, entro il 2030, a una maggiore stabilizzazione dei consumi elettrici, a una riduzione del consumo di gas naturale e a una riduzione di più del 50% delle emissioni di gas serra nell’atmosfera. Inoltre, l’Ateneo prevede di arrivare a una autoproduzione di energia elettrica mediante l’installazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione capaci di coprire fino al 17% del fabbisogno di energia elettrica.

Il piano

Il piano include l’eliminazione di tutte le centrali a gasolio e a olio combustibile ancora presenti nelle strutture dell’Ateneo, la sostituzione di tutte le luci tradizionali con apparecchi LED, sia nelle aree interne che in quelle esterne, l’isolamento termico degli edifici con cappotti e coperture interni e un maggiore ricorso a fonti di energia rinnovabile tramite l’installazione di pompe di calore in sostituzione delle caldaie a gas. 

«Continua quindi a rafforzarsi l’impegno dell’Alma Mater sul fronte della sostenibilità, già premiato nei giorni scorsi dal primo posto tra gli atenei italiani sia nel ranking QS Sustainability che nel ranking GreenMetric», si legge in una nota dell’Università di Bologna. 

Il piano prevede uno sforzo collettivo che coinvolgerà l’intera comunità accademica, a partire da studentesse e studenti. Proprio per questo, ci sarà anche una app per smartphone che permetterà di segnalare guasti o malfunzionamenti nei servizi energetici dell’Ateneo, come ad esempio una temperatura troppo alta o troppo bassa, illuminazioni o dispositivi elettronici accesi in periodi in cui dovrebbero essere spenti, perdite d’acqua o altro ancora. Per inviare la segnalazione sarà sufficiente inquadrare un QR code associato al locale o all’edificio nel quale si è notato il malfunzionamento. 

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