Cabine elettriche dell’Enel trasformate in opere d’arte, succede in Bolognina

L’idea è stata dell’associazione culturale bolognese Serendippo con un progetto chiamato “DisegnareDialoghi”  per ridare un volto nuovo al Quartiere della Trilogia Navile.

Dieci cabine dell’Enel a Bologna diventano opere d’arte.  Insediate all’interno dell’ex mercato ortofrutticolo della Bolognina, le opere d’arte ridanno un volto nuovo al Quartiere della Trilogia Navile per un’idea dell’associazione culturale bolognese Serendippo tramite il progetto “DisegnareDialoghi”. Dopo la una chiamata per artisti lanciata a settembre, l’associazione ha indetto una raccolta fondi necessari a coprire l’intera spesa del progetto, donazioni avvenute e che potranno avvenire direttamente tramite il sito del collettivo.  

Delle dieci cabine, cinque sono già state trasformate grazie alla partecipazione dei 12 artisti selezionati sui 57 totali che si erano proposti, sotto l’occhio osservante di una giuria eterogenea comprendente residenti, commercianti e richiedenti asilo che vivono e lavorano in Bolognina. Questi ultimi saranno coinvolti all’interno della struttura creativa dell’iniziativa in quanto componenti del progetto di formazione Nausicaa, tramite un patto di collaborazione tra Serendippo e Cittadinanza Attiva del Comune di Bologna per l’inserimento al lavoro. 

I materiali per realizzare il progetto artistico sono stati forniti dalla società Sherwin-Williams Italy che ha messo a disposizione dell’associazione Serendippo, con cui collabora da diversi anni, prodotti vernicianti gratuiti a marchio Sayerlack. «Il progetto nasce non solo come veicolo dell’arte pubblica per rivalorizzare quei territori che all’occhio comune paiono abbandonati ma, anche e soprattutto, per secernerne le molte e varie identità che vivono, nascono e si sviluppano al suo interno, fulcro di energie che meritano di mostrarsi per quello che sono», afferma Etta Polico, fondatrice e presidentessa di Serendippo. 

L’idea fu inizialmente discussa con i residenti della zona tramite incontri sul territorio per conoscerne le realtà in modo da comprendere se un’impresa di questo tipo fosse realizzabile. Il luogo scelto diventa, quindi, non soltanto fonte di creazione artistica ma spazio transitorio fruibile per le persone che vi vivono abitualmente, in quanto spazio verde immenso all’interno del quale il collettivo esprime la volontà di promuovere diverse attività. 

«L’iniziativa si presenta più articolata e complessa rispetto al semplice pitturare delle cabine. Noi lavoriamo in spazi che si definiscono normalmente ad alto rischio di degrado, in realtà contengono energie poco sfruttate. Il degrado è la solitudine delle persone», aggiunge Etta Polico. 

Gli artisti, autori dei disegni, sono: Lisa Bisognin, Marta Lorenzon, Chiara Pulselli (Kiki Skipi), Agostino Valleni, Federico Landi, Marco Ronda (Bislak), Arianna Di Betta, Tiziana Terrana (Tera Pixel), Estevan Reder (Vantees), Letizia Calori, Luca Pedrelli e Raffaele Marra la cui opera comparirà sulla vetrata dello studentato di Via Greta Garbo. Il progetto ha inoltre visto il consenso e la partecipazione dell’associazione Interculturale Universo, il comitato Vivere Mercato Navile e l’associazione Mythos, con l’offerta dei pasti durante l’intera esecuzione dei lavori a carico di Cucine Popolari.  

«L’obiettivo di Serendippo è quello di lavorare sull’idea di persona utilizzando l’arte come principio etico e non fine a sé stessa, per questo bisogna creare una rete in cui essa non sia concepita solo come semplice decorazione ma sia specchio dello spazio in cui si sviluppa. È necessario lavorare su obiettivi comuni per rendere migliore il territorio in cui si vive», conclude Etta Polico. 

 

 

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