Migranti e operatori dell’accoglienza, a Bologna in mostra i “Vip” di oggi

Una serie di foto di “Vip”, ma non quelli che siamo abituati a vedere nelle copertine di ogni rivista. È il nuovo lavoro del fotografo Francesco Guidicini che ha deciso di ritrarre le “very important persons” del nostro presente: richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale, datori e datrici di lavoro e operatori dell’accoglienza. Non una semplice mostra, ma una vera e propria installazione artistica che si è inaugurato poco fa nella Sala Esposizioni Cavazza del Baraccano in via Santo Stefano 119 e durerà fino al 13 febbraio 2020. 

In occasione della giornata internazionale dei Diritti dei Migranti, che si celebra oggi 18 dicembre, Guidicini ha deciso di portare l’attenzione proprio su quelle persone il cui ruolo può essere decisivo in relazione a un fatto sociale che ogni giorno è al centro dell’attenzione politica e mediatica.  

Per l’installazione “VIP – Very Important Persons il fotografo, che lavora per il Sunday Times, ha usato la stessa tecnica adoperata per ritrarre i divi del panorama artistico e mondano. Ha così creato immagini che raccontano la storia da cui provengono questi nuovi cittadini e quella nuova da poco iniziata. «Ho messo al centro quella che per me è la normalità. Per ragioni di lavoro io mi ritrovo a lavorare per molto tempo in Inghilterra, faccio un lavoro che potrebbe fare un inglese. Non vedo quindi perché non possa esserci qualche immigrato che fa lo stesso in Italia», ha dichiarato Guidicini. Il fotografo ha collaborato con lo studio di architettura Diverserighe che ha curato l’allestimento. È stata così realizzata una struttura a forma di casa che contiene le opere: i ritratti diventano i mattoni di un’ambiente che offre riparo alle persone e un luogo in cui potersi esprimere e essere riconosciuti. 

La mostra nasce dalla volontà del Comune di Bologna e di ASP Città di Bologna di rappresentare uno degli elementi fondamentali dei percorsi di accoglienza e inserimento del progetto SPRAR (Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati): la relazione tra le persone, tra chi arriva in Italia e chi offre loro aiuto. Presente alla conferenza l’assessore al Welfare, Giuliano Barigazzi, che ha definito gli SPRAR come un sistema enorme e ponderoso che «è riuscito a definire reali percorsi di integrazione».

«Questo è un progetto importante perché ultimamente l’attenzione verso immigrazione e accoglienza è considerata un disvalore. Invece, queste persone sono una grande risorsa che vogliamo valorizzare”, ha sottolineato Rosa Amorevolepresidente del Quartiere Santo Stefano. 

L’ingresso alla mostra è libero e sarà possibile visitare l’esposizione lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 13, martedì e giovedì dalle 8 alle 17.30. 

con la collaborazione di Rachele Baccichet

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