Crescita e sviluppo sostenibile, premiati due progetti di Bologna

Introdurre procedure digitali fra le istituzioni e un sistema ampio di servizi per chi ha bambini: sono gli obiettivi dei due progetti del Comune di Bologna premiati due giorni fa durante la seconda edizione di “Premio PA sostenibile – 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030” svoltasi al Forum Pubblica Amministrazione di Roma. Il riconoscimento valorizza le migliori proposte per la crescita e lo sviluppo sostenibili del territorio ideati dalle pubbliche amministrazioni.

Il primo progetto bolognese premiato è “Welfare Digitale” ed è stato sviluppato dall’Ufficio Tutele del Comune bolognese. L’idea alla base è quella di semplificare e digitalizzare le procedure fra l’ufficio stesso e il Tribunale. Da qui l’introduzione di modalità telematiche basate sulle nuove tecnologie che snelliscono il passaggio di documenti cartacei fra il Tribunale e le altre istituzioni del territorio. La commissione del concorso ha motivato il riconoscimento evidenziando che il progetto va verso «una pubblica amministrazione innovativa, trasparente e aperta a un nuovo modo di rapportarsi con cittadini, territori e comunità».

Il secondo progetto è “Nuove Trame Educative – da subito in contatto” che prevede lo sviluppo di un sistema di integrazione ampio di enti e servizi del territorio che sia a beneficio delle famiglie con bambini da 0 a 3 anni. Tale rete si concretizza, ad esempio, con iniziative che permettono ai neogenitori di orientarsi e ricevere informazioni in modo più veloce su servizi educativi del territorio. Particolare attenzione è data al fenomeno dell’esclusione dei bambini dall’educazione dovuta a fattori economici, sociali e culturali. Il tentativo è di contrastare tale condizione sia con percorsi che accompagnino le famiglie nella rete di servizi, sia con attività educative per bambini che siano altamente inclusive.

Fra i primi nove premiati è rientrata anche l’agenzia Intercent-ER della Regione Emilia-Romagna. Il riconoscimento è per aver istituito il primo elenco regionale in materia di sottoprodotti, che mira a ridurre i rifiuti industriali favorendo il riutilizzo dei residui di lavorazione.

Condividi