Secondo i carabinieri di Bologna, i truffatori sono criminali, quasi tutti italiani, che si camuffano da venditori per intrappolare ignari acquirenti che decidono di fare acquisti online per non uscire da casa ed esporsi al rischio di contagio da Covid-19.
Hanno truffato un 23enne italiano che aveva acquistato una console al costo di 200 euro. Ma la vendita era solo un inganno per rubargli dei soldi. Scoperti dai carabinieri che hanno analizzato le telefonate e i messaggi scambiati tra i “venditori” e l’acquirente, due tarantini di 36 e 49 anni, con precedenti di polizia, sono stati denunciati a Minerbio, nel Bolognese, con l’accusa di truffa. I due sono stati individuati dai militari analizzando le tracce che avevano lasciato entrando in contatto con le vittime, dalle telefonate ai pagamenti che ricevevano attraverso un bonifico bancario o una ricarica della carta di credito prepagata.
Dal 1° marzo 2021 a oggi, i carabinieri di Bologna hanno denunciato una ventina di persone per truffa. «I truffatori sono criminali professionisti, quasi tutti italiani che, approfittando dell’emergenza epidemiologica, si sono camuffati tra i venditori onesti per intrappolare ignari acquirenti che avevano deciso di fare acquisti online, evitando di uscire di casa ed esporsi al rischio di contagio da Covid-19», spiegano i carabinieri.