A chiamare i carabinieri è stata proprio la mamma che ha chiesto aiuto dall’interno della sua abitazione perché il figlio voleva entrare a tutti costi, nonostante un divieto di avvicinamento alla casa familiare.
“Apri questa porta! Ti ammazzo! Ti accoltello!”. Con queste minacce e prendendo a calci il portone un 25enne italiano si è rivolto a sua madre, 53enne italiana, nonostante avesse un divieto di avvicinamento avuto qualche ora prima nei confronti della famiglia, sua mamma e la sua sorellastra di 13 perché accusato di maltrattamenti verso i familiari. È successo a Bologna nel Quartiere Pilastro lo scorso 8 marzo dove il giovane adesso è stato arrestato per aver violato il divieto. A chiamare i carabinieri è stata proprio la mamma che ha chiesto aiuto dall’interno della sua abitazione perché il figlio voleva entrare a tutti costi, in violazione di una misura cautelare del Tribunale di Bologna.
Dovendo allontanarsi dalla casa familiare e mantenendo una distanza di almeno 500 metri dalle persone offese, il 25enne era stato costretto a prepararsi la valigia e andare a vivere altrove, ma solo dopo qualche ora è tornato e dopo aver citofonato alla madre, dicendole: “Apri questa porta! Ti ammazzo! Ti accoltello!”.
All’arrivo dei Carabinieri, però, il giovane si era già allontanato. Ma dopo un paio d’ora i Carabinieri hanno ricevuto un’altra telefonata della donna che chiedeva aiuto perché il figlio era tornato e la stava minacciando. Appresa la notizia, i Carabinieri hanno raggiunto velocemente la zona e dopo aver intercettato il 25enne all’interno dell’androne condominiale, lo hanno arrestato. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il giovane arrestato dai Carabinieri è stato portato in carcere.
