Concluso il Piano Freddo di Bologna, ci sono altri 100 posti per i senzatetto

Da domani ci saranno circa 100/105 posti per i senza dimora nelle strutture Vis di via Dino Campana, Casa Willy di via Pallavicini e Fantoni nell’omonima via.

Da domani, 1° aprile 2021, sono disponibili 100/105 posti per persone senza fissa dimora all’interno delle strutture comunali gestite da Asp Città di Bologna (Azienda pubblica di servizi alla persona). Posti che si aggiungono ai 350 dell’accoglienza ordinaria delle persone già seguite dai servizi sociali. Tra le persone accolte nel Piano Freddo del Comune di Bologna, conclusosi oggi con 315 persone accolte dal 1° dicembre 2020, sono 20 quelle già inserite nell’accoglienza ordinaria. L’accoglienza notturna nei mesi più freddi per le persone senza dimora è un servizio salvavita ed è quindi previsto anche per chi non desidera rientrare in un percorso seguito dai servizi sociali ma accetta il posto durante l’inverno. Ma anche per i residenti degli altri comuni e per le persone senza documenti regolari. Il numero delle persone accolte, 315, rapportato ai 234 posti disponibili, indica che c’è stato un ricambio minimo e dunque grande stabilità nel Piano Freddo.
 
Da domani entra in campo un ulteriore servizio di accoglienza di circa 100/105 posti nelle strutture Vis di via Dino Campana (28/30 posti), Casa Willy di via Pallavicini (50 posti) e Fantoni nell’omonima via (23 posti). I posti sono riservati alle persone senza dimora con problemi di compromissione sanitaria e impegnati in percorsi con il servizio sociale: inizialmente saranno accolte circa 70 persone in uscita dal Piano Freddo, mentre gli altri 30/35 posti saranno a disposizione per le valutazioni dei servizi di presa in carico. A tutte le persone accolte nelle strutture viene effettuato il tampone Covid e all’interno, nel rispetto delle misure imposte dalla pandemia, sarà garantito il distanziamento fisico e tutti gli operatori e ospiti saranno dotati di dispositivi di protezione (mascherine, guanti e disinfettanti).

«Siamo in un momento di grande maturità per questo tipo di servizi una fase nella quale abbiamo superato l’approccio emergenziale per costruire una rete solida fatta del lavoro imprescindibile dei professionisti ma che può anche contare sulla collaborazione del terzo settore e della società civile. In questo modo sarà possibile puntare ancora di più su percorsi che recuperino l’autonomia delle persone senza dimora», afferma l’assessore comunale al Welfare Giuliano Barigazzi. 

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