Sostenibilità agro-alimentare, premiate le migliori idee del progetto Think4Food di LegaCoop

Sono stati annunciati oggi i vincitori di Think4Food di LegaCoop Bologna, un concorso di idee giovani e innovative per fronteggiare il Covid nella filiera dell’agro-alimentare. 

Consegne a domicilio sostenibili, packaging green, riduzione degli sprechi e una modalità di fare la spesa in sicurezza in tempo di pandemia. Sono le 4 migliori idee innovative e sostenibili per fronteggiare il Covid nell’agroalimentare create da giovani e startup e premiate oggi nell’ambito del progetto Think4Food da Legacoop Bologna.  A ricevere il premio dieci giovani che hanno proposto progetti che potessero risolvere alcuni problemi creati dall’emergenza sanitaria, ma che allo stesso tempo fossero innovativi e sostenibili per il settore dell’agroalimentare.

A vincere la categoria startup e cooperative è stata la società cooperativa bolognese Dynamo con l’idea delle consegne a domicilio etiche, mentre il progetto “Re-Paper” ha vinto per la categoria ricercatori con il suo un metodo sostenibile per produrre packaging alimentari. Il team di “Safe It Easy” ha vinto per la categoria degli studenti universitari con una nuova modalità di fare la spesa online in maniera sicura. Infine, il team di informatici “Squiseat”, ha vinto il premio speciale “Hack4Food” con un’idea per ridurre gli sprechi nella filiera agroalimentare. 

«L’emergenza Covid sta generando profonde trasformazioni in tutta la filiera cooperativa agroalimentare: oggi più che mai, è importante rafforzare la cooperazione tra imprese e giovani talenti per affrontare tali cambiamenti. “Think4Food” non è solo un premio, ma un percorso di open innovation che permette ai partecipanti di far conoscere le proprie idee alle imprese cooperative leader del settore agroalimentare dando vita ad un ecosistema dell’innovazione cooperativa che ha come orizzonte quello dello sviluppo sostenibile previsto dall’Agenda Onu 2030», ha commentato Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna.

I progetti vincitori

Per la categoria “startup e giovani cooperative” il premio è stato vinto da Dynamo, cooperativa bolognese, con l’idea di reinventare il servizio di delivery bolognese: le consegne a domicilio etiche effettuate con la bici, sono rispettose dei diritti dei lavoratori e sostenibili. L’idea che è stata sviluppata proprio durante il periodo di lockdown conta tra i suoi partecipanti biblioteche e panifici bolognesi e due supermercati Coop Alleanza 3.0. Il premio di 5.000 euro è stato promosso dalla Fondazione Innovazione Urbana del Comune di Bologna e supportato da AlmaVicoo il centro per la promozione cooperativa fondato da Legacoop Bologna insieme all’Università di Bologna.   

Vince il premio di 3.500 euro promosso da Coop Italia, nella categoria “ricercatori universitari” Enrico Buscaroli, con il progetto “Re-Paper”, una tecnologia innovativa brevettata in grado di produrre in modo economico carta e cartoncino riciclati sicuri e privi di contaminanti organici, grazie all’utilizzo di un materiale assorbente in pellet rigenerabile e facilmente utilizzabile negli impianti esistenti. «Abbiamo voluto sostenere questa categoria perché riteniamo che la ricerca sul versante dell’eco-compatibilità sia una frontiera ancora tutta da esplorare e sia assolutamente indispensabile anche per le ripercussioni che genera sugli aspetti di sicurezza. Tanto più importante per una impresa come la nostra che ha fatto della riduzione, del riutilizzo e del riciclo una sua ragion d’essere», ha commentato Renata Pascarelli Direttore Qualità Coop Italia. 

Il premio nella categoria “studenti universitari” di 1.500 euro, supportato da Coop Reno, è stato assegnato a un team di 4 studenti: Vittoria Cutini, Elisa Golinelli, Alessandra Motteran ed Edoardo Manzini. Il progetto chiamato “Safe It Easy” è un sistema che consente di ordinare la spesa da casa per poi andare a ritirarla già pronta al supermercato. Il progetto prevede anche la possibilità di creare network solidali di condominio per fare ordini comuni e limitare così gli spostamenti. «Siamo molto contenti di poter premiare il lavoro di squadra degli studenti che hanno partecipato al progetto Safe It Easy perché, in un contesto come quello della pandemia, collaborazione e progettualità per soddisfare nuovi bisogni sono un faro per superare le criticità – spiega Andrea Mascherini, presidente di Coop Reno – La voglia e la capacità dei giovani di affrontare i problemi attraverso l’innovazione sono importanti per il futuro del nostro settore». 

Infine, l’ultimo premio vinto nell’ambito del primo hackathon digitale di Think4Food e promosso insieme a Innovacoop, Bi-rex e Future Food Institute nell’ambito del programma Smart Agri Hubs, è stato vinto da quattro giovani bolognesi laureati in informatica che stanno sviluppando il progetto “Squiseat” per ridurre gli sprechi delle industrie agroalimentari coinvolgendo gli operatori del settore della ristorazione. Quest’ultimo premio speciale fa parte del primo hackathon digitale, Hack4Food, un evento per esperti di informatica creato nell’ambito dell’iniziativa Think4Food. Un progetto che ha l’obiettivo di connettere le imprese cooperative della filiera agroalimentare con startup, ricercatori e studenti universitari per far fronte comune nell’affrontare le trasformazioni dovute all’emergenza Covid e contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda ONU 2030. 

«ll numero dei progetti presentati, la loro varietà, le relazioni che hanno attivato e la vivacità e le competenze dei giovani talenti che vi hanno dedicato il loro tempo: questi sono l’antidoto migliore al clima che stiamo vivendo – spiega Giada Grandi, segretario generale della Camera di Commercio di Bologna – Ogni persona che ha lavorato a questi progetti è testimone delle capacità che insieme possiamo esprimere a Bologna anche in tempi complessi come questo». 

Il concorso Think4Food, ideato e realizzato da Legacoop Bologna, è stato promosso con il patrocinio dell’Università di Bologna, grazie al contributo della Camera di Commercio di Bologna con il supporto di Coop Italia e di Coop Reno, e in collaborazione con Legacoop Agroalimentare Nord Italia, Confcooperative Bologna, Legacoop Imola, InnovacoopAlmaCube, ART-ER, Impronta Etica, Future Food Institute e Fondazione FICO.  

di Claudia Panagìa 

Fotografie di Paolo Righi

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