La crescentina bolognese senza strutto miglior cibo “street food” dell’Emilia-Romagna

Si sono tenute le annuali premiazioni per i migliori locali street food di tutta Italia. Per l’Emilia-Romagna ha vinto Indegno, locale che prepara la crescentina senza strutto.

Quest’anno, il premio come Campione Regionale per l’Emilia Romagna se lo è aggiudicato la crescentina Bolognese. La paternità viene reclamata da tante diverse città, ognuna delle quali sostiene di avere l’originale. Tra queste spicca Modena, famosa per la sua aperta rivalità con il capoluogo emiliano, che chiama questo tipo di lievitato “Gnocco Fritto”. Almeno per questo anno, però, Bologna e i bolognesi possono farsi vanto di avere, nella rivisitazione della Crescentina che prepara  il locale di street food Indegno, la migliore proposta di questo fritto tipico secondo Gambero Rosso. 

«Non abbiamo vinto noi, ha vinto Bologna. L’aria che respiriamo sotto le due torri e sotto i portici da quando siamo nati è quello che ci ha spinto ad aprire: sapere che la nostra crescentina non fa altro che rafforzare l’idea che Bologna è buon cibo e stare bene, ci riempie di orgoglio. Speriamo che questo porti ancora più persone ad apprezzare il clima unico che c’è nella nostra città», dichiara Andrea Liotta, uno dei fondatori. 

Indegno è una piccola catena specializzata nella preparazione della Crescentina bolognese. Ha aperto il primo locale a Bologna nel 2019, con la volontà quella di rendere questo fritto tipico famoso in Italia e nel mondo. 

La versione di Indegno è una interpretazione street food: sono stati i primi a piegarla a portafoglio, formato ideale per il passeggio. Questo consente di mangiarla in strada mentre si visita la città o si passa una serata fuori con gli amici. Lontana dai canoni della tradizione, che prevedono che questa ricetta venga impastata con lo strutto e fritta nello strutto, la versione che ha vinto è alleggerita dai grassi e derivati animali, addirittura vegana (un’eresia nella terra dei salumi). Le farciture spaziano dai classici crudo e squacquerone, opzioni vegetariane, vegane e rivisitazioni di altre ricette tipiche del territorio.  

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