Durante la presentazione del bilancio previsionale 2020-2022 il Rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, ha chiesto al governo più risorse per l’assunzione dei docenti

«Siamo già il penultimo Paese per numero di laureati in Unione Europea, se vogliamo uscire da questa situazione abbiamo bisogno di più risorse»: è l’appello rivolto al governo nazionale che stamattina ha fatto il Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini durante la presentazione del bilancio previsionale 2020-2022. Quest’ultimo propone più investimenti per il sostegno agli studenti (2 in più del 2019), per i dottorati di ricerca che ricevono più di 15 milioni e il sostentamento del Piano Edilizio, una serie di interventi per aumentare le infrastrutture didattiche.

Dall’anno prossimo, inoltre, sarà ampliata l’offerta formativa dell‘Alma Mater con 10 nuovi corsi di laurea magistrale: vi sono corsi internazionali come la Laurea Magistrale “Advanced Spectroscopy in Chemistry” in collaborazione con università in Francia, Polonia, Germania e Finlandia, o il corso “Electric vehicle engineering”, laurea in energia elettrica che si terrà nell’Università di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Parma. Per quanto riguarda le altre nuove proposte vi è il corso “Progettazione e gestione dei sistemi produttivi, audiovisivi e performativi”, in collaborazione con l’Università del Salento, o la laurea magistrale “Didattica e comunicazione delle Scienze della Natura”.

Il Rettore ha poi spiegato che uno degli obiettivi per questo triennio dell’UniBo è quello di attuare un ricambio totale dei docenti che usciranno dall’Ateneo, un progetto che può essere portato a termine però solo se lo Stato investa di più sul Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per aiutare il sistema universitario italiano. Le entrate principali dell’Ateneo sono due: il FFO, ovvero il finanziamento statale, e i proventi per la didattica (la maggior parte viene dai contributi degli studenti iscrittii ai corsi di laurea dell’università). «Senza fondi salta il pieno reclutamento, l’offerta formativa diminuisce e con essa gli iscritti alle nostre università», ha dichiarato Ubertini.

Con la collaborazione di Nicola Ialacqua

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