Sindacati contro il gruppo di esperti per far ripartire Bologna, non sono stati coinvolti

Tutte queste “task force” creano un evidente caos. La decisione del sindaco di Bologna, Virginio Merola, di crearsi un gruppo di esperti per gestire la ripartenza dopo l’emergenza Coronavirus lascia perplessi i sindacati Cgil, Cisl e Uil del territorio bolognese: una perplessità che «non nasce certo dagli illustri componenti, tutti di indiscutibile vaglia, ma da questa curiosa malattia che affligge i nostri governanti, qui e a Roma, dell’affastellamento di una cento, mille task force. Con l’evidente caos che ne sta conseguendo. «Comprendiamo bene che siamo in una situazione di emergenza, ma non è certo moltiplicando i pani e i pesci che si trova il bandolo della matassa», dichiarano congiuntamente il segretario generale Cgil Bologna, Maurizio Lunghi, il segretario generale Cisl Area metropolitana Bolognese, Danilo Francesconi e il segretario generale Uil Emilia-Romagna e Bologna Giuliano Zignani. 

«È di poco più di una settimana fa l’istituzione di un Tavolo per la ripartenza in Città Metropolitana: un’idea portata a modello e che ci viene copiata. Questa sì una moltiplicazione sana. Neanche il tempo della seconda riunione del Tavolo che arriva la task force comunale. Come se non bastasse, nel Tavolo metropolitano siedono le parti sociali, in quello del ‘Palazzo’, no», sottolineano i sindacati. 

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