La sezione regionale dell’organizzazione agricola italiana Confagricoltura Emilia Romagna scende in campo in difesa della filiera bieticolo-saccarifera schierandosi al fianco della Cooperativa produttori bieticoli bolognese Coprob nella battaglia contro l’imposta sulle bibite zuccherate contenuta nella Legge di Bilancio 2020. La cooperativa felsinea, che è rimasta l’unica a produrre zucchero 100% italiano con due stabilimenti, a Minerbio (Bo) e Pontelongo (Padova), conta 7.000 aziende agricole conferenti e 30.000 ettari coltivati, di cui 20.000 in Emilia-Romagna e la restante parte in Veneto. «La difesa delle produzioni locali come quella bieticolo-saccarifera è una priorità non solo per la tenuta sociale ed economica del territorio, ma anche per continuare a garantire la qualità dei prodotti simbolo dell’agroalimentare made in Italy. Poi «la bieticoltura ricopre un ruolo rilevante sotto il profilo agronomico e ambientale per il contributo alla conservazione delle caratteristiche dei suoli», ha dichiarato Eugenia Bergamaschi, presidente di Confagricoltura Emilia Romagna.

Pertanto si associano all’appello lanciato da Coprob e chiede al governo di rivedere la misura contenuta nella nuova legge di bilancio. Anche per Confagricoltura Emilia Romagna, dunque, «è necessario agire come sistema Paese, con un approccio integrato, controllato e sicuro dal campo alla tavola che permette alle Istituzioni di riconoscere il valore dell’eccellenze del made in Italy evitando di arrecare un danno ingiustificato e gravissimo. Inoltre, nel contesto di un mercato saccarifero in drastico calo, appare quanto mai opportuno premiare le aziende italiane che utilizzano zucchero 100% italiano e favorire contratti di filiera basati su una maggiore equità e sostenibilità sociale che permetterebbero di mantenere una riserva strategica di zucchero». 
 

Fonte: Confragricoltura Emilia Romagna

Foto: Il fatto alimentare
 

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