Dal web alla politica, l’influencer Federico Rutali si candida come consigliere a Bologna

Sarà candidato nelle liste di Forza Italia. Tra le sue proposte politiche spiccano iniziative per contrastare i pericoli legati al mondo di internet come il cyberbullismo, il revenge porn.

Un influencer si candida con Forza Italia alle elezioni amministrative di Bologna che si terranno questo autunno: è Federico Rutali, classe 1997, 282mila follower su Instagram. Laureando in Giurisprudenza, il giovane aspirante al consiglio comunale è stato vittima di bullismo per via dell’obesità di cui soffriva durante l’adolescenza. Tra le sue proposte politiche spiccano, infatti, diverse iniziative per contrastare i pericoli legati al mondo di internet come il cyberbullismo, il revenge porn, ovvero la pubblicazione di immagini o video intimi senza il consenso dei loro protagonisti, e il fenomeno del catfishing, cioè quegli utenti che usano false identità a scopo di truffa. 

Il punto principale della proposta politica di Federico Rutali riguarda la creazione un corso di educazione digitale da fare nelle scuole. Per prevenire i fenomeni di bullismo online, secondo il candidato, occorre imparare a usare i social network in modo civile. «Il cyberbullismo lascia degli strascichi nelle sue vittime, come ansia sociale, insicurezze, difficoltà a relazionarsi, e ne soffrono soprattutto gli adolescenti», ha dichiarato Rutali alla Gazzetta di Bologna. Poi ha aggiunto: «Nessuno mi ha mai insegnato come comportarmi online. Percorsi e laboratori tenuti da persone preparate possono essere utili sia per prevenire il cyberbullismo che per lenire alcune ferite». L’idea per questa iniziativa gli è venuta dalla sua esperienza personale. Da adolescente è stato vittima di bullismo, e gli sportelli scolastici messi a disposizione per gli studenti del liceo Fermi gli sono stati utili per prendere coscienza del problema e superare alcuni traumi.

L’influencer ventiquattrenne è un po’ un’anomalia sia nel mondo dei social network, dove le varie personalità tendono ad appoggiare cause di sinistra, sia nel mondo della politica. Abbiamo chiesto a Rutali come concilia le sue idee sul bullismo con la sua candidatura in Forza Italia, un partito che ha tra i suoi esponenti anche il senatore Andrea Cangini, risiedente a Bologna, che durante il dibattito sul DDL Zan ha affermato: «Mettiamo anche i ciccioni e i vegani nelle categorie protette dalla legge Mancino?». Il candidato ci ha risposto che «nel gregge ci sarà sempre una pecora nera, ma questo può accadere in qualsiasi luogo, anche nel lavoro». Rutali ha tenuto a sottolineare che le dichiarazioni sono sempre individuali e non rispecchiano necessariamente la linea di un partito. «Ci sono valori e princìpi che mi hanno fatto avvicinare a Forza Italia, ma non sono tenuto a condividere tutto», ha continuato il candidato. «I miei modelli politici sono le persone come Annamaria Bernini, persone positive, propositive e non divisive». 

Federico Rutali è nato a Bologna ma vive a Milano per motivi di studio e di lavoro. Ultimamente ha riscoperto la sua città natale, specialmente per quanto riguarda le tematiche giovanili, e si dichiara pronto a impegnarsi totalmente per i bolognesi. «Nella società manca un’attenzione in più verso i giovani. La cosa che mi piace molto di Bologna, soprattutto nel centrodestra, è la scelta di un candidato civico, una persona che sa meglio entrare in contatto con le persone», ha detto al nostro giornale. «Non è il solito politico, ma invece rappresenta la vera realtà dei bolognesi, compresi i più giovani». Il lavoro di influencer, secondo Rutali, non deve essere visto con snobismo o con superficialità, ma come un’opportunità per comunicare meglio con i ragazzi, che come tutti i cittadini hanno dei diritti e votano. 

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