Ponte sul Reno chiuso, Confesercenti: «Sconti sulle tasse per i commercianti che subiscono disagi»

L’associazione di categoria che rappresenta le imprese italiane del commercio chiede all’amministrazione comunale che siano riviste le modalità di chiusura del ponte sul Reno e che comunque i commercianti che subiscono disagi a causa della chiusura del ponte ottengano sconti sulle tasse. 

«Non condividiamo né i modi, né i tempi della chiusura al traffico veicolare del ponte sul Reno a Casalecchio in occasione dell’inizio il 21 marzo 2022 dei lavori di ristrutturazione della parte Sud del ponte». Inizia così la lettera inviata ieri da Elisa Filippini, presidente di zona di Confesercenti Bologna, a Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio di Reno, e a Paolo Nanni, assessore ai Lavori Pubblici. «Chiediamo che siano riviste le modalità di chiusura del ponte sul Reno. In particolare, che i lavori avvengano in orario serale e notturno (come sta avvenendo nel cantiere aperto per la costruzione del primo lotto della Strada statale Porrettana in galleria) e che durante l’orario diurno l’amministrazione comunale preveda il senso unico alternato nel passaggio sul ponte o, qualora non fosse possibile, il rilascio di uno speciale pass ai commercianti e agli addetti al carico e scarico delle merci nella corsia a traffico alternato. Poiché il progetto è finanziato con i fondi del PNRR, riteniamo possibile prevedere la presenza di personale che verifichi gli accessi a mezzo PASS, senza impattare sui costi di bilancio». 

«Non ci risulta che sia stato aperto alcun dialogo e tavolo preventivo con le associazioni di categoria per condividere le criticità che incontreranno i commercianti e le attività in genere a causa dei lavori», aggiunge la presidente Filippini. Come tanti imprenditori casalecchiesi il 7 marzo scorso Elisa Filippini aveva seguito la presentazione pubblica dell’apertura dei cantieri sullo storico ponte, svoltasi in una sala della Casa della Conoscenza. «In quella sede – rivela Filippini – non sono state proposte né agevolazioni fiscali, né sconti sulla Tari (Tassa sui rifiuti solidi urbani) o sulle altre tasse comunali, per aiutare il piccolo commercio a sopravvivere a causa dei mancati incassi che produrrà la chiusura di un raccordo così importante per la città». 

La scelta di chiudere totalmente il ponte era stata motivata dall’amministrazione comunale con la necessità di favorire i tempi di percorrenza dei bus e dei mezzi pubblici e non impattare sui loro bilanci. «Una scelta, invece – sottolinea Elisa Filippini – che impatterà solo e fortemente sui bilanci e sui costi di trasporto per le attività commerciali, del turismo e dei servizi che dovranno effettuare il carico e scarico merci e che saranno costrette ad allungare di chilometri il percorso e a passare per Via Caravaggio alla Croce di Casalecchio». 

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