Fuori Sync, i doppiatori bolognesi che conquistano il web

Cinque ragazzi di Bologna volevano diventare doppiatori e ce l’hanno fatta. Facendo tutto da soli. Sono nati sul web con i loro video parodia, ma ora sono riusciti nel loro intento di aprire uno studio di doppiaggio proprio nella loro città. Si chiamano Fuori Sync  e sono Alberto Pigliapochi, Gianluca Dell’Arso, Andry Kelly Rofrano, Salvatore Agresta e Samuele Torrigiani, un gruppo di ragazzi partiti nel 2017 da un’idea che avevano in mente da tempo: farsi spazio nel mondo ristretto del doppiaggio rimanendo a Bologna e sviluppando il loro progetto qui.

Sono nati sul web, come ri-doppiatori di video, da un’idea di Alberto Pigliapochi, diplomato all’Accademia nazionale del cinema di Bologna, che voleva diventare doppiatore e quindi farsi notare nell’ambiente del doppiaggio. L’idea che ha avuto Pigliapochi,  nel 2017, è quella di sfruttare internet a partire da Youtube e Facebook e poi successivamente Instagram, come “porta di servizio” per mostrare la sua bravura. Conosce gli altri ragazzi, tutti appassionati di doppiaggio e decidono di mettersi a ri-doppiare in chiave parodica scene cult di film famosissimi. 

Si va da Django, a Io sono leggenda, a The wolf of Wall Street, poi Harry Potter, Pirati dei Caraibi, Spiderman, The Big Bang Theory e così via: pezzi di storia pop raccontati con nuovi dialoghi divertenti, e un umorismo che tocca temi di tutti giorni: dal lockdown, al coprifuoco, al cosiddetto “trash” televisivo fino al calcio. 

Al terzo video pubblicato, ottengono già 1 milione di visualizzazioni e iniziano a diventare virali. La loro strategia è quella di sfruttare il web per raggiungere un obiettivo: far sì che la loro passione diventi un vero e proprio lavoro. «Per noi non è mai stato intrattenimento fine a sé stesso, il nostro intento è sempre stato costruirci un futuro lavorativo, abbiamo studiato per questo e abbiamo cercato un modo per farci strada», afferma Alberto PigliapochiE pare che quel modo lo abbiamo trovato. In 3 anni hanno avuto 242mila like su Facebook, sono stati i testimonial del Festival Nazionale del doppiaggio e ospiti al Nerd Show di Bologna e ora finalmente hanno all’attivo il loro studio di doppiaggio in cui lavorano ingaggiati per spot pubblicitari. Inoltre. pensano di organizzare, Covid permettendo, corsi per aspiranti doppiatori.

Dietro a questi video c’è tanto lavoro: in primis un’idea che, come precisa Alberto Pigliapochi, «deve nascere da un grande archivio mentale di film e serie tv da cui andare a pescare la scena giusta», in genere una scena molto famosa che possa essere riconosciuta facilmente dal pubblico. Successivamente arriva il momento della scrittura del copione, ad opera di Pigliapochi, che afferma di utilizzare l’espediente di «parlare di una tematica diametralmente opposta, rispetto a quello di cui si parla nella scena originale, così si ottiene un effetto esplosivo in termini comici».

Successivamente viene doppiata da tutti e 5 i ragazzi, Gianluca Dell’Arso poi si occupa della parte audio e del mixaggio, Andry Kelly Rofrano e Samuele Torrigiani si dedicano a pubblicarlo e diffonderlo sui social media, infine Salvatore Agresta si occupa delle pubbliche relazioni con i clienti che si rivolgono al loro studio. Ognuno di loro ha un compito, un ruolo, oltre al lavoro di doppiaggio e così portano avanti il loro progetto che è diventato a tutti gli effetti un vero e proprio lavoro.

Ai ragazzi giovani Alberto Pigliapochi consiglia a chi crede di avere una buona idea e un progetto di andare fino in fondo. «Bisogna attivarsi per capire se il proprio progetto può avere successo, provarci fino alla fine. Anche a me all’inizio dicevano di pensare a cose più serie, a un futuro più concreto. Io ero convinto della mia idea e ho deciso di portarla avanti comunque, anche se all’inizio ero l’unico a crederci. La strada del successo è costellata di tanti fallimenti, è solo provando a uscire dalla propria comfort zone e lavorando duro che si può ottenere il proprio obiettivo», dice Pigliapochi che conclude: «Internet è uno strumento democratico con cui chiunque può mettersi in gioco, capendo nel giro di poco i riscontri. Realizzate le vostre idee qualsiasi esse siano, magari fallirete però almeno ci avrete provato».

di Claudia Panagìa

 

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