Infermiera a Bologna e campionessa italiana di boxe, si allenava al Centro Beltrame

La nuova campionessa italiana ha conosciuto la boxe durante un tirocinio al centro Beltrame che accoglie persone senza fissa dimora. A disposizione c’è una palestra popolare.

Da infermiera laureata all’Università di Bologna a campionessa assoluta nei Campionati italiani Elite di pugilato, nella categoria dei 64 chili. È Pamela Malvina Noutcho Sawa, nata in Camerun 28 anni fa, e che dopo una laurea in Infermieristica ha cominciato a fare boxe quasi per caso, qualche anno fa, facendo un tirocinio al centro Beltrame con le persone senza fissa dimora, nella palestra popolare. Oggi è campionessa italiana assoluta nei 64 chili, oltre che infermiera all’ospedale Maggiore di Bologna. Arrivata a Perugia con la famiglia quando aveva 8 anni, a 18 si è trasferita a Bologna per l’Università, ha conosciuto questo sport nel 2015, durante il tirocinio al centro Beltrame che accoglie persone senza fissa dimora. «Avevano organizzato un corso di boxe: mi hanno invitato a provare e non mi sono più fermata», dice Pamela Malvina Noutcho Sawa. 

Nonostante le restrizioni imposte dal coronavirus, che ha vissuto anche sul lavoro in ospedale, Noutcho Sawa ha continuato gli allenamenti anche da remoto. «Per essere infermiera e fare pugilato – spiega – servono le stesse cose: concentrazione, coraggio ed essere pronti ad affrontare, ogni volta, un avversario diverso, trovando soluzioni per fare stare meglio il paziente o vincere un match». 

«I giovani rappresentano il futuro e Pamela, infermiera 28enne, ne è l’esempio. Siamo orgogliosi della sua tenacia che rappresenta un valore tanto sul ring quanto nelle corsie dell’ospedale», ha commentato all’Ansa il presidente dell’Ordine degli infermieri di Bologna Pietro Giurdanella. 

 

foto: da Facebook

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