Tre anni senza Giulio, a Bologna una fiaccolata per chiedere “Verità per Regeni”

«Non fateci arrivare al prossimo anno senza verità!». È il grido del gruppo bolognese di Amnesty International durante la fiaccolata tenutasi questa sera in piazza di Porta della Ravegnana a Bologna, per ricordare i tre anni dalla scomparsa di Giulio Regeni, il ricercatore italiano trovato morto a Il Cairo il 3 febbraio 2016.

Come in oltre 100 piazze italiane, quest’oggi il gruppo ha voluto ricordare il giorno della sparizione, con un corteo partito alle ore 19,41, ora dell’ultimo messaggio inviato dal ricercatore. Dal giorno in cui Giulio venne sequestrato,  trasferito in uno o più centri di detenzione, sottoposto a feroci torture, assassinato e trovato morto il 3 febbraio, Amnesty International e il quotidiano le Repubblica hanno chiesto che venisse accertata la verità sui responsabili.

«Abbiamo avuto delle conquiste durante questi tre anni ma anche molte ricadute. I rapporti tra il nostro Paese e l’Egitto si sono normalizzati e non possiamo accettare che la sparizione e la tortura di una persona, come le tante scomparse che avvengono in Egitto, passino inosservati», ha detto un componente del gruppo in sostegno della verità per Giulio Regeni.

La fiaccolata di oggi non vuole avere un mero obiettivo memorativo, ma vuole essere un’autentica manifestazione di lotta. «Siamo qui oggi non per commemorare Giulio, ma per chiedere ancora una volta, a tre anni della sua scomparsa, che venga detta la verità e che venga fatta giustizia sulla sua morte. Speriamo di non essere ancora qua il prossimo anno».

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