«Sono già 74 i giorni di reclusione che Patrick ha dovuto sopportare nel carcere egiziano di Tora, tra i detenuti politici. Attendo con fiducia l’esito della nuova udienza fissata per martedì 21 aprile: mi auguro davvero che questa volta non ci siano ulteriori rinvii». Sono le parole del Rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, pronunciate oggi all’antivigilia della prossima udienza in Egitto dello studente universitario dell’Alma Mater Patrick Zaky arrestato due mesi e mezzo fa con l’accusa di sovversione. 

Patrick studia a Bologna dove frequenta un master in Studi di Genere e delle Donne dell’Unibo ed è in carcere in Egitto perché, secondo alcune fonti, sarebbe accusato di diffondere notizie e informazioni false e lesive dell’ordine pubblico per protestare contro il regime e chiederne il rovesciamento. «La nostra università si è mobilitata sin dall’inizio della detenzione del nostro studente, nel febbraio scorso. Oggi come allora resta ferma la nostra richiesta: chiediamo per Patrick, membro della nostra comunità, il rispetto dei diritti fondamentali, dei diritti politici, la tutela della libertà d’espressione e  soprattutto il diritto alla libertà individuale», ha concluso il Rettore. 

 

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