Più di 1700 incidenti stradali in un anno a Bologna, ma il Comune ora può agire

Lo rivela l’associazione ambientalista Legambiente Emilia-Romagna in un dossier dove spiega anche dove e come il Comune di Bologna può intervenire per migliorare la situazione.

Sono stati 1766 gli incidenti stradali a Bologna solo nel 2019. Tanti. Troppi. A riportare il dato è il dossier “La sicurezza stradale delle città” di Legambiente Emilia-Romagna secondo cui la situazione è migliorata rispetto agli anni precedenti ma non ancora abbastanza. È in città che si registrano il maggior numero di incidenti e si può fare di più. Dal punto di vista normativo, grazie alla riforma del Codice della Strada varata a settembre, i Comuni e sindaci acquisiscono potere d’intervento e potranno migliorare la sicurezza delle città. Un esempio, secondo Legambiente, sarebbe instaurare le “strade 30”, in cui il limite sarà fissato a 30 chilometri orari (km/h). In questo modo, soltanto poche strade a scorrimento veloce arriveranno al limite dei 50 km/h. Il motivo è che il rischio di incidente mortale è direttamente proporzionale all’impatto: a 50 km/h è superiore al 50%, a 30 km/h meno del 10%.

Altre proposte per la sicurezza sulle strade di Bologna saranno l’istituzione di nuove corsie ciclabili, anche attraverso il “BiciPlan”, già attivo a partire dal 2016. Un modo per i cittadini per segnalare i punti dov’è pericoloso passare con la bici attraverso l’app DecoroUrbano e la segnalazione di dove sono necessarie nuove piste ciclabili. Un’altra idea in corso di valutazione, è quella di creare “zone scolastiche” con aree pedonali, divieti di circolazione e sosta.

Bologna le zone maggiormente interessate da incidenti stradali sono Porta Galliera, seguita dalla rotonda Luciano Romagnoli e dall’incrocio tra via Libia e via Giuseppe Massarenti. Gli altri punti a rischio elevato sono Porta Sant’Isaia, il ponte sul fiume Reno di viale Palmiro Togliatti, la rotonda dei Decorati al Valor Militare, la rotonda dei Vigili Del Fuoco (sulla SS 64), l’incrocio tra via Stalingrado e via Ferrarese.

Nel 2019 in Italia si sono verificati oltre 172mila incidenti con 3.173 vittime e più di 240mila feriti tra cui 35 vittime tra i bambini, 158 tra i ragazzi tra i 15 e i 19 anni. Solo nelle strade urbane gli incidenti sono stati 127mila, 1.331 i morti e oltre 168mila i feriti.  Il costo sociale nazionale calcolato dall’Istat è stato pari a 16,9 miliardi di euro, mentre per le sole città, dove si registra la maggior parte degli incidenti, il costo sociale è stato stimato in 10,5 miliardi. 

Condividi