«Sto pensando a ritornare a Bologna, ad essere con i miei colleghi all’università. Ora torno al Cairo», ha detto Patrick Zaki.

È stato rilasciato dopo la grazia concessa dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e ora Patrick Zaki è libero. Appena liberato ha abbracciato le persone sue più care come sua mamma, sua sorella, il padre e la fidanzata. «Ora sono libero, penso a tornare in Italia il prima possibile, speriamo che avvenga presto», detto Zaki ai giornalisti nei pressi della Direzione di polizia di Nuova Mansura subito dopo essere stato rilasciato. «Sto pensando a ritornare a Bologna, ad essere con i miei colleghi all’università. Ora torno al Cairo», ha detto ancora il neolaureato dell’Alma Mater. 

«Nessun baratto con il caso Regeni» 

«Nessun baratto, nessuna trattativa sottobanco. Il governo è stato in grado di far tornare in Italia un giovane ricercatore che rischiava di stare ancora un po’ di tempo in carcere. Noi siamo riusciti a ottenere questo risultato. Poi si può dire ciò che si vuole. Siamo persone serie, non facciamo baratti di questo tipo». A dirlo è il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Radio 24 su un presunto baratto tra la liberazione di Patrick Zaki e il caso Regeni. 

Dopo oltre 3 anni Patrik Zaki è libero. Era astato arrestato in Egitto perché accusato di aver diffusione di false notizie in patria e all’estero per via di un articolo pubblicato nel 2018 in cui denunciava le violenze contro la minoranza copta nel Paese.  

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