La nuova udienza che era prevista per oggi ha dato esito negativo per Patrick Zaky, lo studente egiziano frequentante un master all’Alma Mater di Bologna e che lo scorso 6 febbraio, al suo ritorno in Egitto per passare qualche tempo con la sua famiglia, è stato incarcerato e torturato perché in contrasto con il regime di Al Sisi.  Patrick al momento resterà ancora in carcere perché, secondo alcune fonti, sarebbe accusato di diffondere notizie e informazioni false e lesive dell’ordine pubblico per protestare contro il regime e chiederne il rovesciamento. 

«Non ci arrendiamo, continueremo ad andare avanti e a tenere alta l’attenzione sul caso finché Patrick non sarà rilasciato. Lo sconcerto e l’amarezza di aver appreso, ancora una volta, la mancata scarcerazione del nostro studente, non intaccheranno la nostra determinazione», ha commentato il Rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini. Quest’ultimo scriverà all’ambasciatore egiziano perché a Patrick sia data la possibilità di proseguire gli studi. «Da parte nostra ci rendiamo disponibili come ateneo a favorire in ogni modo questa sua volontà», ha concluso Ubertini. 

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