Due uomini sono stati arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti nel Quartiere Savena. A tradirli è stato l’aver messo in vendita sui social due biciclette elettriche rubate.
Hanno messo in vendita sui social delle biciclette elettriche rubate e dalle indagini per venire a capo del furto e della ricettazione, alla fine sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. È successo a Bologna nel Quartiere Savena dove un 42enne italiano e un 36enne di origini messicane sono finiti in manette dopo la segnalazione di un cittadino che, guardando le inserzioni pubblicitarie di un social network, aveva riconosciuto una delle tre biciclette elettriche che gli erano state rubate di recente. Ma i due non sono stati arrestati né per furto, né per ricettazione ma per spaccio di sostanze stupefacenti.
Com’è andata
Identificata l’uomo che aveva pubblicizzato la vendita della bicicletta elettrica, i carabinieri di Bologna San Ruffillo sono andati a trovarlo nel bar della sua convivente, dove lavora. Informato della situazione, il barista 42enne ha raccontato di non avere la bici, ma di averne pubblicizzata la vendita per conto di un amico. Prima di andare via e continuare la ricerca della refurtiva, i militari, conoscendo i precedenti di polizia a carico del sospettato, gli hanno perquisito il locale, trovando, all’interno di uno zaino custodito nel ripostiglio, 9 dosi di cocaina, una bilancia di precisione, 14,3 grammi di una sostanza utilizzata per “tagliare” la droga e 250 euro in contanti.
Di fronte alla scoperta, il barista si è giustificato dicendo di avere iniziato a spacciare la droga nel bar ai suoi clienti più affezionati, per aumentare gli introiti che il locale, in crisi, non era più in grado di fornirgli.
I carabinieri hanno proseguito le indagini risalendo all’amico che gli aveva chiesto di pubblicizzare la bici e dopo averlo rintracciato, lo hanno contattato, simulando di essere cittadini intenzionati a vedere la bicicletta per acquistarla. All’arrivo dei Carabinieri, il venditore è stato perquisito ed è stato trovato in possesso di due delle tre biciclette rubate alla vittima, tra cui quella pubblicizzata sul social network, 83 grammi tra cocaina e marijuana, una bilancia di precisione e del materiale adatto al confezionamento della sostanza stupefacente.
In attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il barista è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre il messicano è stato tradotto in camera di sicurezza. Le due biciclette rinvenute dai Carabinieri, sono state restituite al legittimo proprietario.