Bologna Città 30, sulla direttiva di Salvini Lepore chiede il parere dell’Anci presieduta da De Caro del Pd

«Caro ministro, abbiamo avviato un’analisi della direttiva per verificarne al meglio le correlazioni con i provvedimenti da noi attuati. Restiamo in attesa, altresì, di una comunicazione da parte di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che consenta un confronto anche con le altre città che hanno in questi anni attuato provvedimenti di istituzione di Zone 30». Sono le parole del sindaco di Bologna Matteo Lepore di risposta alla lettera inviata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini riguardo la direttiva emanata dal ministero dei Trasporti sul limite di velocità a 30 km/h imposto a Bologna dal 16 gennaio scorso su quasi tutte le strade cittadine.

Lepore, dunque, farebbe capire, tra le righe, che Salvini in qualche modo stia “stuzzicando” solo Bologna quando, invece, ci sarebbero anche altre città in Italia ad aver abbassato il limite di velocità a 30 km/h. E se la gira chiedendo un confronto con l’Anci, il cui presidente è il sindaco di Bari Antonio De Caro del Partito democratico, come lo stesso Lepore.

La direttiva di Salvini

Un paio di settimane fa Salvini ha firmato una direttiva che precisa che le modifiche al limite di velocità di 50 km/h devono essere parametrati in relazione a strade o tratti di strada “tassativamente individuati”, “nonché giustificati solo laddove sussistano particolari condizioni che richiedano l’imposizione di limiti diversi”. In seguito alla direttiva, Salvini ha inviato una lettera al sindaco Lepore come “richiamo all’ordine” che tutti i Comuni si attengano alle prescrizioni. «Le sarei grato se volesse aggiornarmi sulle misure che intende adottare in tal senso». 

Tra le condizioni per poter derogare dal limite di 50 km/h sono l’assenza di marciapiedi, movimento pedonale intenso, attraversamenti non semaforizzati, restringimenti anomali delle sezioni stradali, pendenze elevate, andamenti planimetrici tortuosi, frequenza di ingressi e uscite carrabili, pavimentazioni sdrucciolevoli o curve in vario modo pericolose.

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