Università di Bologna, il coronavirus non ferma la sua attrattività internazionale 

I primi segnali sulle iscrizioni confermano anche per il prossimo anno il trend di continua crescita degli studenti internazionali che da tutto il mondo scelgono l’Alma Mater.

Negli ultimi 5 anni il numero degli studenti con nazionalità diversa da quella italiana che hanno scelto l’Università di Bologna è cresciuto in modo costante e i primi segnali in vista del prossimo anno accademico confermano la stessa tendenza. Ad oggi, i primi dati relativi al numero di domande di iscrizione ai corsi internazionali dell’Alma Mater fanno infatti segnare in molti casi incrementi significativi. Spicca, ad esempio, il corso di “Pharmacy”, che al momento conta 261 domande da parte di studenti internazionali contro le 14 arrivate lo scorso anno. Oppure il corso di laurea in “Artificial Intelligence”, per il quale le iscrizioni di studenti internazionali sono quest’anno al momento 665 contro le 362 dello scorso anno (+84%).Bene anche le iscrizioni per il corso di Digital Humanities and Digital Knowledge, dove al momento i candidati internazionali sono 188 contro i 130 dell’anno scorso (+45%), o ancora il corso in Advanced Spectroscopy in Chemistry, per il quale le domande sono raddoppiate: 120 contro le 60 dello scorso anno.

I segnali di crescita sono numerosi e coinvolgono tutte le aree tematiche. Solo per citarne alcuni, al corso di laurea in Economics le domande di studenti internazionali sono cresciute del 20%. Più 27 per cento di iscrizioni per  il corso di Civil Engineering- Quello di Wellness Culture: Health, Sport And Tourism registra un +31%. Per il corso in Genomics la crescita è del 43%.

Gli studenti internazionali iscritti all’Alma Mater sono oggi più di 6.500 e hanno raggiunto l’8,5% delle immatricolazioni complessive. Una percentuale che sale fino all’11,5% tra gli iscritti dei corsi di laurea magistrale. L’attrattività internazionale si conferma insomma uno dei punti di forza dell’Università di Bologna, considerati anche i primati ottenuti negli ultimi anni a livello europeo sul fronte degli scambi Erasmus, sia per gli studenti incoming che per quelli outgoing. 

In risposta all’emergenza coronavirus nel primo semestre del prossimo anno accademico tutte le attività didattiche dell’Università di Bologna saranno offerte in modalità mista, sia in presenza che a distanza, assicurando così la possibilità di partecipazione anche a chi non potrà raggiungere le sedi universitarie. 

Fonte: Università di Bologna

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